Per essere un buona notizia, quella diffusa ieri dall’Istat lo è indiscutibilmente: la disoccupazione a novembre scorso è scesa all’11,3%, il minimo dal 2012. E ancora: è in diminuzione la disoccupazione giovanile, ora al 38,1%, in un mese sono stati creati 36mila nuovi posti di lavoro, mentre in un anno i nuovi occupati sono 206mila. Sempre in un anno, infine, sono quasi 480mila i disoccupati in meno. Il trend occupazionale sembra decisamente positivo. Sarà merito del “jobs act che funziona”, come si è affrettato a sostenere Renzi, o forse è grazie alle favorevoli condizioni economiche complessive, a cominciare dal calo del costo dell’energia, o dell’ossigeno dovuto alla politica monetaria della Banca Centrale Europea, insomma, quale che siano le ragioni, sta di fatto che sul fronte occupazione finalmente si incomincia a vedere qualcosa. Questo è un dato di fatto incontrovertibile. Certo, ora bisogna augurarsi che la ripresa economica continui e si rafforzi, e che soprattutto veda coinvolte le diverse aree del Paese, in particolare quella meridionale. In conclusione, più che fare le pulce a questi dati diffusi dall’Istat, è preferibile non abbassare la guardia, ma anche incrociare le dita. (foto Giovanni Armenante)