Cava de’ Tirreni, il “Calcetto degli amici” festeggia quarant’anni di storia tra emozioni e divertimento
La figura più rappresentativa del gruppo è Claudio Milite, membro più anziano e uno dei fondatori del Calcetto degli Amici, il presidente è Luigi Milito, per tutti semplicemente "Trinità"

Il “Calcetto degli amici” compie quarant’anni di vita e per celebrare questo importante anniversario ha organizzato un torneo a squadre che si è svolto la scorsa domenica 29 giugno a cui sono seguiti i festeggiamenti con le famiglie e gli amici di una vita per festeggiare il quarantennale del sodalizio e ricordare i momenti trascorsi insieme.
Un traguardo importante che ha visto un nutrito gruppo di amici incontrarsi ogni settimana per quarant’anni per la consueta partita, portando avanti valori come l’amicizia, la moralità e l’etica. Le prime sfide risalgono al 1985 sul campo di calcio di Giovanni Bisogno a San Martino; nel 1987 il gruppo si sposta a San Giuseppe al Pozzo, sul campetto dei fratelli Senatore, Giovanni e il compianto Vincenzo; infine, dal 2013 la squadra gioca nel campetto di Rosaria Di Martino a Citola.
“Nel corso del tempo – racconta Giuseppe Milite, uno degli organizzatori dell’evento – il calcetto degli amici ha vissuto anche momenti di grande tristezza, ad esempio quando in soli tre anni sono venuti a mancare tre membri della squadra: Alfonso Vitale, Domenico Salluzzo, Vincenzo Senatore e Pasquale Lupi Milite. Ma il loro ricordo è sempre vivo e anche in questo giorno di festa loro sono con noi. Il torneo è un’occasione per riunirci e festeggiare. Non vi è competizione accanita tra le squadre, la vera vittoria è il ritrovarci ancora insieme dopo quarant’anni”.
La tradizione, hanno spiegato i membri della squadra, si stra tramandando di padre in figlio. La figura più rappresentativa del gruppo è Claudio Milite, membro più anziano e uno dei fondatori del Calcetto degli Amici, il presidente è Luigi Milito, per tutti semplicemente “Trinità”, ragioniere del gruppo è Salvatore Milito.
Il fulcro di questa manifestazione non è stato solo la competizione, ma anche il divertimento e l’interazione trai tanti accorsi che hanno chiacchierato, riso, ballato e mangiato pizze sfornate al momento fino a tarda sera. La festa finale è stata il momento clou per condividere momenti di allegria e socialità.