scritto da Luisa Franzese - 12 Marzo 2025 14:34

SCUOLA & DIRITTO Criticità ed opportunità del FOIA rispetto all’accesso civico semplice e all’accesso documentale

Il FOIA garantisce trasparenza e controllo democratico, permettendo ai cittadini di accedere a dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, senza dover dimostrare un interesse qualificato. Rafforza la fiducia nelle istituzioni e facilita il controllo diffuso

Il FOIA (Freedom of information act), istituzionalizzato, in Italia, dal decreto legislativo n. 97/2016, ha riconosciuto l’accesso alle informazioni pubbliche a prescindere da un interesse soggettivo, a differenza dell’accesso documentale, di cui alla Legge n. 241/90.

L’accesso civico generalizzato, che convive con l’accesso civico semplice, di cui all’articolo 5, comma 1 del decreto legislativo n. 33/2013 e con l’accesso documentale, di cui agli articoli 22 e seguenti della Legge n. 241/90, si caratterizza quale diritto in capo a chiunque di accedere a dati, documenti ed informazioni detenuti dalle pubbliche amministrazioni, senza necessità che il richiedente sia titolare di una posizione giuridica soggettiva.

Il fine è quello di favorire forme di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

I dati pubblici sono ricondotti alla categoria dei c.d. “beni collettivi “, per questo non è richiesta una giustificazione alla pretesa conoscitiva. L’accesso civico generalizzato differisce dall’accesso documentale, che consente all’istante di esercitare facoltà partecipative e/o difensive a tutela di una propria posizione giuridica, nonché dall’accesso civico semplice, definito” proattivo”, perché ha come finalità quella di far adempiere alla pubblica amministrazione gli obblighi di pubblicazione.

L’accesso civico generalizzato si definisce, invece, “reattivo “, in quanto si pone come obiettivo quello di soddisfare la richiesta del cittadino ad informarsi sull’operato della pubblica amministrazione, garantendo la trasparenza amministrativa e il controllo diffuso sull’operato delle pubbliche amministrazioni. Tuttavia, alle opportunità che offre, contrappone una serie di criticità.
Il FOIA garantisce trasparenza e controllo democratico, permettendo ai cittadini di accedere a dati e documenti detenuti dalle Pubbliche Amministrazioni, senza dover dimostrare un interesse qualificato. Rafforza la fiducia nelle istituzioni e facilita il controllo diffuso.

L’accesso generalizzato, nell’ottica di prevenzione della corruzione, scoraggia, altresì, pratiche illecite e promuove comportamenti più etici e responsabili, migliorando l’efficienza amministrativa e la qualità della gestione documentale, incentivando la digitalizzazione e l’organizzazione dei dati.

Favorisce la partecipazione attiva dei cittadini, promuovendo il coinvolgimento civico e il dibattito pubblico su temi di interesse generale, facilita l’accesso ad informazioni utili per indagini e studi.

Le criticità che presenta afferiscono ai rischi per la privacy e alla protezione dei dati personali. Si pensi alla difficoltà nel bilanciare il diritto di accesso con la tutela dei dati personali, soprattutto se riferiti a terzi coinvolti in procedimenti amministrativi o concorsuali, o anche ai problemi nell’anonimizzazione o nella gestione dei dati sensibili. Alcune Pubbliche Amministrazioni oppongono resistenze burocratiche o interpretano in modo restrittivo le eccezioni previste, rendendo difficile l’accesso effettivo ai documenti o esercitando eccessiva discrezionalità nella valutazione delle richieste, soprattutto quando l’interesse pubblico viene contrapposto alla riservatezza.

La mancanza di linee guida univoche e le interpretazioni disomogenee da parte delle PA. sono peraltro la logica conseguenza dell’ambiguità normativa e determinano difformità applicative.

A ciò si aggiungano le richieste massive o pretestuose che mirano a rallentare o ostacolare il funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni, piuttosto che a garantire trasparenza. L’adeguamento delle Pubbliche Amministrazioni agli obblighi di trasparenza spesso comporta costi organizzativi e gestionali significativi.

Creare linee guida più dettagliate per l’accesso civico, individuando quali atti sono accessibili e quali possono essere esclusi per motivi di privacy o riservatezza, uniformare le prassi tra le diverse amministrazioni, evitando interpretazioni divergenti, contribuirebbe sicuramente ad una maggiore chiarezza normativa. Così come implementare portali unificati per la gestione delle richieste di accesso, con moduli standard e tracciamento dello stato della richiesta, automatizzare la gestione delle richieste più comuni per garantire risposte rapide, permetterebbe un miglioramento delle piattaforme di accesso.

Creare un sistema di monitoraggio centralizzato che valuti periodicamente l’efficacia del FOIA e proponga interventi migliorativi.

Introdurre rapporti periodici sul numero di richieste accolte, respinte o parzialmente accolte, con indicazione dei motivi, potrebbero essere misure migliorative del sistema di accesso in generale, rendendo possibile un coordinamento tra Amministrazioni, che promuova l’interoperabilità, eviti richieste duplicate e garantisca risposte coordinate.

Laureata in Giurisprudenza, Avvocato,

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