LIBRI & LIBRI David Marte presenta il suo saggio musicale “Parole di Baustelle”
“Parole di Baustelle” di David Marte è un saggio musicale in cui vi è un commento critico (e sentimentale) e un’approfondita analisi testuale di diciotto canzoni tratte dagli album “La malavita”, “Amen” e “I mistici dell’Occidente” della band indie rock toscana Baustelle.
L’autore presenta una personale “Trilogia della vita” (2005-2010) indicando i tre album del gruppo, e sceglie dei brani appartenenti principalmente alla prima metà della tracklist. Nel testo risulta molto interessante una sezione, presente nell’analisi di ogni canzone, dal titolo “Lui disse”, dove si riportano stralci di interviste ai componenti della band per avere maggiore chiarezza sui testi e i riferimenti; in particolare, proprio sulle citazioni l’autore si sofferma maggiormente, in quanto Bianconi e soci producono liriche in cui vi è un ampio e originale uso di riferimenti culturali, dalla musica al cinema, dalla letteratura all’arte visiva – «Le canzoni dei Baustelle possono senza dubbio essere considerate la rappresentazione di un’arte del testo destinata a rimanere a lungo nella memoria della musica italiana».
Completano il testo delle interessanti note a piè di pagina, degli approfonditi appunti linguistici e, in chiusura, una nutrita bibliografia, discografia, filmografia e galleria. L’autore presenta ogni album facendo un’introduzione e addentrandosi poi nell’analisi delle singole canzoni; ha deciso di soffermarsi su tre album in particolare, i primi prodotti con una major – la Warner – in cui è evidente la maturazione artistica e personale della band.
Ne “La malavita”, del 2005, si presenta una raccolta di undici canzoni-manifestosul male esistenziale – «All’inizio abbiamo scelto le canzoni che ci piacevano di più, ne avevamo una ventina, e poi ci siamo accorti che avevano questo carattere un po’ da film… inconsapevolmente, avevamo scelto quelle che rappresentavano una specie di concept. Quindi sono d’accordo con questa definizione, anzi mi fa piacere che l’album sembri un film, alla fine la musica, almeno secondo me, è più interessante quando evoca anche delle immagini».
In “Amen”, del 2008, ci si concentra su tematiche sociali e politiche – «Nelle canzoni di questo disco, c’è la constatazione di una realtà storica orrenda, e di un vivere che è negativo a livello ontologico».
Ne “I mistici dell’Occidente, del 2010, vi è un discorso legato al misticismo ma non in senso letterale – «Per misticismo intendo un invito a guardare oltre, visto che viviamo in una società in cui sempre più si pensa ai bene materiali. È anche un invito a pensare che ci possano essere altre realtà possibili, altre verità, altri valori».
Genere: Saggistica musicale
Pagine: 344
Prezzo: 13,99 €
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