scritto da Christian De Iuliis - 24 Dicembre 2020 11:48

L’ARCHRITICO «Si può fare»

E così, d’incanto, mentre attendiamo il Natale, apprendiamo che il comune di Atrani aveva, già nel 2016, intenzione di elaborare una proposta progettuale in grado di risolvere il problema del traffico pedonale lungo la S.S. 163 Amalfitana all’interno del proprio tratto di competenza. Ovvero nel percorso sprovvisto per gran parte di un marciapiede pedonale utile a collegare la galleria posta ad ovest con la chiesa di Santa Maria Maddalena posta ad est. Così fu approvato il progetto preliminare dal titolo “Rifacimento e prolungamento del marciapiede sulla S.S. 163 nel comune di Atrani, lavori di messa in sicurezza” per un importo complessivo di € 379.949,93.

Con la legge 160/2019 il Governo disciplinò l’assegnazione di contributi agli enti locali per “spese di progettazione definitiva ed esecutiva”, tra le altre cose anche “per investimenti di messa in sicurezza di strade”.

Nello scorso maggio il Comune di Atrani candidò per tale contributo proprio il progetto preliminare per il marciapiede a “sbalzo”. Ad agosto il Ministero degli Interni, con apposito decreto, ha stabilito in prima battuta il finanziamento dei primi progetti in graduatoria, includendolo in graduatoria  e assegnandogli la cifra di 30.000 euro.

Inoltre, ad inizio dicembre, il Governo ha previsto, per il richiamato contributo, un ulteriore incremento di 300 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021.

Sono notizie che apprendiamo da alcune testate locali e dal sito del Comune di Atrani e che si incrociano con un post pubblicato sulla bacheca dell’architetto cavese Emilio Maiorino ove annuncia che il suo studio, in collaborazione con altri professionisti, è risultato essere vincitore “(…) della passeggiata a sbalzo più bella del mondo Amalfi-Atrani-Castiglione di Ravello”. Con tanto di tavole progettuali allegate.

Quindi lungo la passeggiata “più bella del mondo”, quella sottostante la chiesa di Santa Maria Maddalena, immortalata da pittori, fotografi e cineasti di tutto il mondo, è possibile realizzare uno sbalzo al marciapiede per la riqualificazione del percorso pedonale.

Integrandosi alla bellezza del posto, rispettando il tracciato originario e senza snaturare l’orografia dei luoghi. Contemplando inoltre le difficoltà tecniche, le questioni paesaggistiche e la sicurezza dei pedoni. Così nelle intenzioni.

Un intervento che, secondo le stime del Comune di Atrani, costerebbe meno di 400.000 euro.

Dunque: “Si può fare”, come direbbe Frankenstein Junior.

Strano però che non si possa fare lo stesso tra Minori e Maiori dove, al contrario, è in programma una galleria per la modica spesa di 19 milioni di euro (quasi 50 volte tanto) che, tra l’altro, di questi tempi sarebbero molto più utili indirizzare a questioni più urgenti, tipo alla disastrata sanità campana.

Eppure non sembra che quel panorama sia più prestigioso o che la passeggiata sia ancor più bella della “più bella del mondo”.

Sapere che a tre chilometri di distanza, sulla stessa strada, si può fare un intervento di riqualificazione, allargando il percorso, smaschera i bugiardi e spiega ancor meglio ciò che oramai è chiaro a tutti, anche ai sassi in spiaggia e agli alieni nello spazio.

La galleria Minori-Maiori è solamente una riverenza di mediocri politicanti nei confronti di piccoli “ducetti di provincia”, ai quali sono usuali portare voti in dote come “l’acqua con le orecchie”.

Un inganno per il quale siamo anche costretti a sorbirci le giustificazioni in salsa ruffiana degli immancabili “utili idioti”.

La galleria Minori-Maiori è una cambiale politica firmata da qualcuno ma che pagheranno tutti i cittadini.

O forse no, non la pagheranno.

Se smetteranno di credere alle bugie e avranno il coraggio di alzare la voce.

Christian De Iuliis
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Nasce, vive, vegeta in costa d’Amalfi. Manifesta l’intenzione di voler fare l’architetto, nel 1984, in un tema di quarta elementare, raggiunge l’obiettivo nel 2001. Nel 2008 si auto-elegge Assessore al Nulla. Nel 2009 fonda il movimento artistico-culturale de “Lo Spiaggismo”. Avanguardia del XXI^ secolo che vanta già diversi tentativi di imitazione. All’attivo ha quattro mezze maratone corse e due libri pubblicati: “L’Architemario – volevo fare l’astronauta” (Overview editore – 2014) e “Vamos a la playa – Fenomenologia del Righeira moderno” (Homo Scrivens – 2016). Ha ricevuto premi in diversi concorsi letterari. Si definisce architetto-scrittore o scrittore-architetto. Dipende da dove si trova e da chi glielo chiede.

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