scritto da Paolo Landi - 13 Giugno 2022 11:10

L’ANGOLO DELL’ANIMA Relazioni tossiche: un amore che può far male

Le relazioni, in particolare quelle sentimentali, dovrebbero essere per l’individuo fonte di benessere! Molte volte, invece, non è così, anzi, queste relazioni invece di stimolare un confronto di crescita tra i partner, provocano solo senso di insicurezza, inadeguatezza,malessere,fino ad arrivare a vere e proprie vessazioni fisiche e psicologiche perpetrate da uno dei due partner a discapito dell’altro.

Si entra in questo tipo di relazioni spinti dal bisogno di colmare un vuoto. Quel bisogno che l’altra persona possa colmare quel senso di vuoto che quasi sempre ha radici altrove, nella propria storia, nell’infanzia. Generalmente le persone che tendono ad avere una relazione tossica hanno una profonda incapacità di vivere la solitudine, infatti, non la considerano un’opportunità, ma una condizione da cui fuggire in modo fobico. Questo ha un’origine specifica nelle carenze che le persone dipendenti hanno vissuto con chi si è preso cura di loro durante l’infanzia. Si tratta di un vissuto che ha a che fare con labbandono, con il non riconoscimento e con il rifiuto, e pur di non riviverlo, il dipendente affettivo è disposto ad accettare le condizioni più umilianti e mantenere il rapporto.

Chiaramente il primo segnale è proprio la relazione di dipendenza. La persona affettivo-dipendente che si trova in questa relazione generalmente tende ad affidare al proprio partner tutte quelle funzioni di autoregolazione che dovrebbe poter assolvere anche da sola.

In questo modo l’altro diventa indispensabile, ad esempio per la regolazione e il mantenimento dell’autostima o per il contenimento degli stati di ansia. L’altro diventa indispensabile anche per un senso di coesione e integrità personale e quindi il suo allontanamento infatti viene vissuto come se si andasse in pezzi.

Le relazioni tossiche non si verificano solo nelle relazioni di coppia. Possono di fatto nascere anche tra membri della stessa famiglia, tra amici o colleghi di lavoro e il legame insito in esse rende molto difficile la rottura con loro.

Non esiste un profilo chiaro o marcato che possiamo scorgere nel dettaglio sul tipo di persona che capita in questo tipo di relazione, ma troviamo alcuni tipi di relazioni tossiche che sono le più comuni e in cui possiamo cadere.

Quando una relazione è tossica? La tossicità inizia a formarsi quando la relazione diventa disfunzionale e può manifestarsi in molti modi diversi.

‍Il primo passo per prendere coscienza di una relazione tossica è quello di porsi alcune domande:

  • Come posso riconoscere una relazione tossica?
  • Come poterne uscire?
  • Perché ci si ritrova sempre in relazioni tossiche?

‍È proprio in questi momenti che la prima, e più importante, risposta è la domanda. Se vivere sentimenti di sofferenza può diventare l’occasione per interrogare il rapporto tra sé e la propria relazione, le domande sono lo strumento che può generare una possibilità di cambiamento.

E così, ascoltare le proprie risposte mette in condizione di avere un’altra prospettiva in cui la relazione può liberarsi da questa immobilità che tanto influenza presente e futuro. Porsi queste domande permette di passare da una “fotografia statica” della relazione, dove le uniche possibilità di azione rimangono quelle di “disintossicarsi”, a un “video dinamico” in cui diventa possibile riconoscere il ruolo e le responsabilità di tutte le persone coinvolte.

‍Nell’immaginare un’altra storia, si creano le condizioni per ampliare le proprie possibilità di scelta considerate come cristallizzate dalla “tossicità” della relazione. “Girare il video” della propria storia rende possibile creare una storia “generativa” di possibilità, dove anche il rendersi attore attivo della propria vita può diventare un’ipotesi non solo desiderabile ma anche da perseguire.

Le relazioni tossiche possono essere gestite con sani confini, cura di sé e consapevolezza.

Intanto è fondamentale mettere in atto una serie di comportamenti che non facciano ricadere nella relazione.

La prima cosa da fare è valutare di interrompere ogni comunicazione, il cosiddetto metodo del contatto zero. Per farlo, è necessario cessare tutti i tipi di comunicazione con l’altra persona.

Imparare ad auto gratificarsi è poi fondamentale; circondarsi delle persone giuste anche.

Dimenticare un amore tossico è faticoso. Spesso dopo aver lasciato qualcuno, si inizia a sentirne la mancanza. È facile ricordare i momenti belli e dimenticare le parti logoranti di una relazione. Può sembrare allettante che la persona, ma è importante mantenere la propria decisione che è stata presa per migliorare la propria vita.

E, principalmente, guarire da una relazione tossica significa anche perdonarsi e non diventare vittima di quello che ci è successo.

Direttore La città della luna- cooperativa sociale. Psicologo e psicoterapeuta cognitivo comportamentale dr.paololandi@gmail.com www.paololandipsicologo.it 3939366150

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