Intervista alla dirigente scolastica Maria Alfano: «Il “De Filippis Galdi” pronto ad affrontare il nuovo anno»
Ulisse continua il suo viaggio negli istituti scolastici di istruzione superiore della città per conoscere il loro stato di salute al tempo del covid e della didattica a distanza. Questa volta è il turno dell’Istituto di Istruzione Superiore “De Filippis – Galdi”. E lo facciamo incontrando la dirigente scolastica prof.ssa Maria Alfano.
Siamo alla fine di un anno inenarrabile. Eppure, tra mille difficoltà, il mondo della scuola non si è fermato. Come ha vissuto il “De Filippis Galdi” la Didattica a distanza?
All’indomani del DPCM del 4 marzo 2020, il nostro Liceo ha immediatamente avviato le operazioni per attivare la didattica a distanza. In un primo momento docenti e alunni hanno utilizzato tutto quanto potesse conservare un contatto tra di loro, varie piattaforme, anche whatsapp, per poi rivolgersi a Google Suite, piattaforma ufficiale, che ha consentito una organizzazione strutturata del lavoro didattico. La scuola ha promosso giornate di formazione per i docenti e per il personale Ata proprio perché nessuno venisse lasciato indietro. Ancora in questi giorni, in un’ottica di formazione continua, si sta svolgendo un’attività di aggiornamento e di approfondimento dell’utilizzo della piattaforma per i docenti che scoprono via via nuove metodologie didattiche.
Gli allievi, in generale, hanno risposto con sollecitudine alla nuova metodologia. Certamente alcuni problemi ci sono stati e, in qualche caso, permangono. Connettività e pochi dispositivi in possesso degli alunni, condivisi, peraltro, con familiari in smart working o con fratelli in Dad. Abbiamo cercato di limitare i disagi, per esempio, acquistando con appositi fondi ministeriali un buon numero di tablet che, uniti a quelli giàin dotazione della scuola, hanno consentito una buona distribuzione tra gli alunni.
Com’è stata la ripresa di settembre?
A settembre, in un clima di euforia generale – anche perché speravamo di essere alla fine del tunnel – gli studenti sono ritornati fisicamente a scuola. Il Liceo “De Filippis Galdi” ha attivato la didattica in presenza al 50%, con la frequenza a settimane alterne dei cinque indirizzi che lo compongono: classico, linguistico, musicale, scienze umane e scienze umane con opzione economico sociale.Un buon modello che ha consentito da un lato di assicurare il distanziamento fisico (non solo rispetto alle “rime buccali” ma secondo quanto stabilito dalla normativa generale sulla sicurezza )nelle aule a disposizione in entrambe le sedi, e dall’altro di garantire all’interno degli spazi comuni (corridoi, bagni, laboratori) la presenza di un numero più controllato di presenze, distribuendo gli ingressi e le corrispondenti uscite tra i diversi varchi (quattro nella sede De Filippis e tre nella sede Galdi). Il tutto è stato il frutto del lavoro condotto durante l’estate da parte dello staff con l’intervento qualificato dell’ingegnere che svolge il ruolo di Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione all’interno del nostro istituto.
Poi, come ben sappiamo, l’ordinanza n. 79 del Presidente della Regione Campania ha interrotto, il 14 ottobre, questo percorso per la necessità del contenimento del contagio da Covid-19. Tengo a sottolineare che, benché sia dispiaciuto a tutta la comunità scolastica, ritornare alla Dad è stato naturale per una utenza già esperta e il lavoro è andato avanti regolarmente tanto è che il 22 dicembre abbiamo chiuso il primo periodo di valutazione senza grandi problemi. Sempre in modalità remota, durante questo periodo, i ragazzi si sono riuniti in assemblea, sia di classe che di istituto, attraverso GMeet. Il docente della prima ora ha avuto il compito di fare l’appello e uscire dall’aula virtuale entro le ore 8.30. Al termine dell’assemblea di classe, alle ore 9.00, dopo il contrappello, l’insegnante ha chiuso l’aula. Successivamente, per l’assemblea di Istituto, gli studenti, riuniti in 13 aule virtuali, 6 nella sede Galdi e 7 nella sede De Filippis, sono stati guidati nella discussione da un moderatore. Nella prima di ogni gruppo di aule si poteva parlare, nelle altre solo ascoltare. Gli eventuali interventi erano raccolti dai moderatori e trasferiti nella prima aula. Le aule virtuali sono state aperte e chiuse dagli studenti moderatori, responsabili anche della presa d’atto delle presenze, inviata poi alla dirigente scolastica. E’ stato importante per i nostri giovani vivere questo momento di vita democratica della scuola, nonostante tutto.
Quindi tutta l’attività didattica si sta svolgendo da remoto?
Voglio precisare che, cogliendo la possibilità offerta dall’ordinanza n. 82, pur nella convinzione che le misure adottate per il contenimento del contagio siano l’unica strada per superare e sconfiggere il virus, dopo un costruttivo confronto con i docenti di sostegno che hanno mostrato una grande apertura in questa fase non semplice, l’I.I.S. De Filippis Galdi ha messo in atto il progetto “RESTIAMO A SCUOLA” rivolto agli alunni che frequentano il nostro Istituto e rientrano nell’ampia categoria dei BES (Bisogni Educativi Speciali). In accordo con le famiglie che hanno richiesto l’attivazione del progetto è stato organizzato in maniera individualizzata un tempo scuola in presenza, in relazione alle esigenze di ciascuno.
E così, dalla fine di ottobre, posso dire che stiamo contribuendo come scuola a ridare tranquillità ad un gruppetto di studenti, rinforzando l’aspetto della socializzazione (in un contesto che non sia esclusivamente quello familiare) e della relazione, sia con adulti di riferimento sia con i compagni di classe con i quali si relazionano utilizzando le risorse informatiche del nostro Istituto. Insomma, consentiamo ai ragazzi di avere una giornata più ricca di stimoli, nell’intento anche di ridurre l’incisività di un elemento criticato dai più nella Dad, ovvero il divario e la disuguaglianza tra i discenti.
E’ tempo di Open Day. Come ha organizzato a distanza questo importante appuntamento?
Con lo slogan “Per conoscersi da vicino anche a distanza” il 21 novembre il De Filippis Galdi è stato il primo Istituto a Cava a promuovere l’open day online. Attraverso la piattaforma Gsuite, sono state create 5 aule virtuali, una per ogni indirizzo, per accogliere studenti e genitori delle scuole medie di Cava e, il 19 dicembre, dei comuni limitrofi. Il prossimo appuntamento sarà il 16 gennaio prossimo. Ma abbiamo attivato anche laboratori di alfabetizzazione in lingue straniere (antiche e moderne) e di primo approccio a discipline di indirizzo per consolidare la continuità didattica tra i due ordini di scuola, nonostante la complicata situazione didattico-organizzativa. L’offerta formativa del Liceo è ricca e variegata e lo sportello informativo, con appuntamenti distribuiti nelle settimane dei mesi di dicembre e di gennaio (è possibile prenotarsi accedendo al sito con un semplice clic sul link che interessa!), ha il pregio di aiutare gli studenti delle classi terze della cosiddetta scuola media a compiere una scelta consapevole per il prosieguo del loro percorso di istruzione e formazione. Offre, peraltro, anche l’occasione per presentare le caratteristiche di ogni indirizzo e i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, la vecchia Alternanza Scuola Lavoro. I PCTO rappresentano un autentico orientamento in uscita, tesoa favorire la scelta degli studi futuri propedeutici alle professioni del domani. Ci siamo rivolti soprattutto all’Università e al Conservatorio di Musica che sono il naturale prosieguo per quasi tutti i nostri studenti liceali. Ma anche ad enti e associazioni presenti sul territorio: il Teatro Verdi, la Camera di Commercio, l’Azienda di Soggiorno e Turismo.
Riguardo alle famiglie, come avete comunicato con loro?
La scuola ha mantenuto, come in presenza, l’orario di ricevimento dei genitori nelle ore del mattino durante la settimana. Essi possono prenotarsi attraverso la piattaforma Argo, che la stessa del registro elettronico dei professori, ed essere ricevuti in una stanza virtuale di Google Meet. Ma, dopo gli scrutini di gennaio e dopo aver reso visibile la “pagella” online con la valutazione del trimestre, ci sarà un incontro scuola-famiglia virtuale. Anche in questa occasione, i genitori possono prenotarsi per il colloquio con i docenti. Cerchiamo, così, di rassicurare le famiglie facendo sentire sempre la nostra presenza come istituzione.
Come esce la scuola da questa avventura?
Sicuramente arricchita e ciò può apparire un paradosso. La relazione tra alunni e docenti non si è mai interrotta e la didattica ha cambiato veste. Del resto, in periodo di emergenza ognuno deve fare la sua parte e la scuola l’ha fatta egregiamente. E’ stata una occasione per sperimentare nuove metodologie che rimarranno nel patrimonio di competenze di ognuno di noi. E’ mancato il contatto fisico, senza dubbio e, come sottolineavo prima, per qualcuno ci sono state difficoltà. Questo è inevitabile, purtroppo, ma stiamo risolvendo via via ogni problematica che si presenta.
Il futuro prossimo?
Ovviamente speriamo tutti di ritornare alla normalità, benché sappiamo che ciò non avverrà in tempi brevi. Intanto siamo pronti a proseguire in Dad e a non rinunciare a quelle occasioni di approfondimento per i nostri studenti come possono essere gli incontri con scrittori, artisti o momenti di formazione che si possono vivere anche in modalità remota. Abbiamo anche potenziato la connettività fissa di entrambe le sedi, dopo attente valutazioni anche con il contributo del team digitale e il docente responsabile del sito e della piattaforma, utilizzando le ulteriori risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Istruzione per favorire la Didattica Digitale Integrata. La scuola è pronta ad affrontare con senso di responsabilità ed etica professionale anche questo nuovo anno che si apre nella speranza che l’arrivo del vaccino in Italia, proprio nel giorno di Natale, possa chiudere un periodo lungo, intenso e drammatico per l’umanità intera.