L’indagine di SWG sui quattro anni di pontificato di papa Bergoglio
Dopo quattro anni di pontificato come viene percepito Papa Francesco? E’ questa la domanda cui ha cercato di dare una risposta la rilevazione effettuata dall’istituto di sondaggi SWG nelle scorse settimane.
Ne è venuto fuori un ritratto più che positivo per papa Bergoglio che per il 42% degli italiani viene visto come una speranza, soprattutto per in non praticanti rispetto a quanti frequentano stabilmente la messa ogni domenica (46% contro 44%).
II Papa, rivela ancora il sondaggio di SWG, infonde anche serenità nelle persone (28%).
“Un’emozione vissuta, anche in questo caso -scrivono gli analisti di SWG- maggiormente da quanti hanno un rapporto più labile con le fede. Per contro, in un quinto del mondo cattolico praticante, Bergoglio suscita addirittura iI sentimento di gioia (16%, contro 1’11% di media)”.
“Per il 74% del Paese -scrivono ancora gli analisti di SWG- quest’uomo arrivato dall’Argentina ma con radici italiane, è molto “più avanti” della maggior parte dei parroci e dei vescovi italiani. Una valutazione maggiormente presente tra i cattolici non praticanti (79%), ma che sfiora la cifra del 70% anche tra quanti sono credenti”.
Non mancano tuttavia alcune critiche e prese di distanze per il modus operandi e comunicandi del pontefice. Un terzo del mondo cattolico, infatti, secondo la rilevazione di SWG, vive con fastidio I’agire e il pensiero di Francesco e avverte il suo operare come un fattore d’indebolimento della Curia e della Chiesa.
Si tratta però di una minoranza. Il Papa, infatti ha il 78% di consensi tra i cattolici praticanti e addirittura l’81% tra i non praticanti. Chi invece ha dei veri e propri problemi di consenso sono i vescovi che riscuotono la fiducia del 20% del Paese. Vanno un po’ meglio i parroci, che incontrano la fiducia di un terzo dell’opinione pubblica e di almeno la metà dei cattolici praticanti.
Agli italiani piace che papa Francesco è la sua semplicità e la sua sobrietà, ma anche il suo linguaggio.
«Di certo -evidenziano gli analisti di SWG- il Papa ha colto una delle sfide del nostro tempo: “come si possa vivere in pace – per dirla con le parole di Bauman – non malgrado le differenze, bensì grazie a esse”. La sfida è pienamente in campo e in pochi, in questi anni roboanti di missili e minacce, di chiusure e particolarismi, di muri e intolleranze, sembrano intenziona- a coglierla».