scritto da Pasquale Petrillo - 22 Marzo 2017 09:22

Roberto Virtuoso, un cavese illuminato che illuminò la città metelliana

Quarant’anni fa la sua prematura e improvvisa scomparsa. Assessore al turismo della regione Campania, rilanciò Borgo Scacciaventi con la precisa volontà di riscoprire la parte vecchia ed abbandonata del corso porticato, avviò il recupero dell’antico borgo di Corpo di Cava, promosse la Festa di Monte Castello…

 

Quante volte ci chiediamo cosa sarebbe successo se…

Mi sono posto questa domanda, pensando alla scomparsa improvvisa e prematura di Roberto Virtuoso, il 22 marzo 1977, quarant’anni fa.

Quali impulsi, quali intuizioni, quali novità avrebbe saputo suggerire la sua mente, così vivace e creativa? Quali emozioni, quali motivazioni e quali cambiamenti avrebbe potuto determinare con la sua parola competente e convincente? Quanti consensi avrebbe saputo ancora aggregare con la sua personalità, con la sua accattivante capacità di coinvolgimento?

La storia non si fa con i se.

E allora, oggi, mi piace ricordare Roberto Virtuoso, che ho avuto il privilegio di frequentare, unitamente alla sua famiglia, di seguire, di osservare, quando, mi consentì di assistere ai lavori dell’Assessorato e del suo staff per scrivere una pubblicazione per il Formez, o di affiancare, quando, capogruppo al Consiglio regionale, presiedette una sessione del Convegno sul 2° decentramento  disegnato dalla Commissione Giannini nel 1975.

Assessore al turismo della regione Campania, nella prima consiliatura delle neo istituite Regioni, fu artefice di un’ampia programmazione regionale del turismo, che, ancora oggi, gli addetti ai lavori ricordano. La sua passione e il suo impegno furono determinanti anche per la scelta dello stemma della Regione, ispirato alle insegne della repubblica marinara di Amalfi.

Si prodigò per tutte le province campane, forte dei saldi legami con il Ministero, circondato da persone entusiaste, accomunate, anche dopo la sua morte, da un profondo, condiviso legame.

Naturalmente, da cavese di Corpo di Cava, dedicò particolare attenzione alla città di Cava de’ Tirreni, attraverso l’Azienda di soggiorno e turismo di Cava, al cui vertice volle l’avv. Enrico Salsano, che -con ottimismo e costante dedizione- attuò i programmi e ne continuò l’opera.

Se oggi nel Borgo Scacciaventi è possibile ammirare edifici ben tenuti, godere della bellezza dei porticati e delle tante attività artigianali e commerciali, di giorno e di notte, dobbiamo ricordare che, dal 1973, l’Azienda di soggiorno sostenne, col pagamento dei canoni di locazione, e favorì, con i finanziamenti regionali, l’insediamento delle attività con la precisa volontà di riscoprire la parte vecchia ed abbandonata del corso.

L’illuminazione delle mura di cinta e il recupero dell’antico borgo di Corpo di Cava furono volute e iniziate da Roberto Virtuoso, spendendo la sua autorevolezza, con schiettezza e, talvolta, divertente sfrontatezza: indimenticabile una serata in cui costrinse Roberto Murolo ad un’esibizione pubblica di canzoni napoletane sulla piazzetta della Badia, con la sola chitarra.

E nella Cattedrale Benedettina cominciarono i concerti con l’orchestra e il coro del Teatro San Carlo, mentre alcune dimore, Villa Cardinale, Villa Taddosio, Palazzo Genoino, Palazzo Talamo ospitarono spettacoli promossi dall’Assessorato regionale al turismo e organizzati dall’Azienda di soggiorno.

Un fervore di iniziative, di presenze importanti, di attrattiva e centralità per la città di Cava.

Anche la festa del Monte Castello, pur tra molti contrasti e tribolazione, subì una decisa evoluzione: da sagra locale ad evento importante, con sapiente regia, con precisa ricostruzione storica, figuranti e specialisti.

Roberto Virtuoso seppe creare intorno a sé un’atmosfera di partecipazione, la condivisione di progetti sognanti che avevano la magia di concretizzarsi, con la fiducia, con il lavoro, con le relazioni, con l’impegno, con la convinzione che la serietà avrebbe avuto ragione degli scetticismi e delle ostilità.

Dove saremmo arrivati se l’on. Virtuoso non ci avesse lasciati così presto?

Difficile dirlo. Certo è che oggi questa città vede e vive il risultato di progetti lucidi, certamente ambiziosi, attuati e proseguiti da tanti, che, a Salerno, come a Napoli e altrove, si sentirono affascinati e coinvolti da un Cavese, innamorato di Cava, colto, intuitivo, concreto, dotato di magnetismo contagioso.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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