scritto da Pasquale Petrillo - 26 Gennaio 2017 09:02

E’ tempo di andare a votare

La decisione della Consulta di bocciare il turno di ballottaggio previsto dall’Italicum, stravolge inequivocabilmente la riforma elettorale voluta da Renzi. L’obiettivo, infatti, era quella di riprodurre il sistema elettorale che porta all’elezione diretta dei sindaci. In altre parole,  la certezza, al massimo al secondo turno, di conoscere la stessa sera dell’apertura delle urne il nome del vincitore.

Tolta la possibilità del ballottaggio, l’Italicum diventa un’altra cosa. Cosa? Un sistema elettorale proporzionale, com’era nella prima repubblica, dove nessuno dei partiti in lizza ha i numeri per avere la maggioranza per l’impossibilità, nell’attuale contesto politico, che una lista raggiunga la soglia del quaranta per cento dei voti utili per ottenere il premio di maggioranza. Per formare un governo, quindi, sarà per forza di cosa necessario dar luogo a delle alleanze abbastanza articolate, diversamente il sistema è ingovernabile. Più prima repubblica di così…

A questo punto, tocca alla politica, quindi al Parlamento, cercare di trovare delle convergenze per una legge elettorale che non solo armonizzi al massimo i sistemi con cui vengono eletti le due camere, Senato e Camera dei Deputati, ma anche che assicuri al Paese una governabilità che non sia frutto di inciuci e accordi al ribasso, e che non dia così spazio a governicchi inconsistenti e senza storia.

Ma questo Parlamento, per come è, sarà capace, e in pochi mesi, di mettere nero su bianco qualcosa di buono? E’ difficile, se non proprio impossibile. Insomma, più che nella sfera politica, siamo in quella dei miracoli.

D’altra parte, la storia di questa legislatura è ormai inevitabilmente segnata. La riforma costituzionale, vale a dire il lavoro parlamentare più impegnativo, complesso e importante, è stata bocciata senz’appello dagli italiani meno di due mesi fa con il referendum. La legge elettorale, legata alla riforma costituzionale e ad una visione maggioritaria degli equilibri politici, è stata bocciata ieri dai giudici costituzionali nella sua parte più rilevante e peculiare. Tirando le somme, la legislatura è stata in larga misura un fallimento, un’occasione sprecata, ma anche tempo perso. E a fallire, ovviamente, è stata la politica, tutta la politica -prima Renzi e il Pd, ma non solo Renzi e il Pd- che si è dimostrata, purtroppo, ancora una volta incapace di porsi in sintonia con i cittadini-elettori. E allora, mai come adesso, piuttosto che stare per un altro anno nel limbo di un inconcludente chiacchiericcio, è preferibile dare la parola al popolo sovrano.

Ma,  si obietterà, così ne verrà fuori un Parlamento ancora più frammentato e ingestibile, ma soprattutto vedremo ritornare tutti insieme, in una versione assai peggiorata -sia nel suo contesto storico, politico e socio economico che nei suoi protagonisti- i riti, i pasticci, gli accomodamenti e le alchimie della prima repubblica? Certo che sì. Ma se si vota fra un anno le cose cambieranno? No, allora, meglio togliersi il dente che duole il prima possibile. Ci sarà così più tempo per la politica di metabolizzare, riflettere, riorganizzarsi, rimediare, mettere su un progetto quantomeno accettabile.

Almeno si spera. (foto Angelo Tortorella)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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