Questo maledetto coronavirus, anche senza infettarci, è entrato comunque prepotentemente nelle nostre vite, anzi, soprattutto per il nord del Paese, addirittura sconvolgendole.
La faccenda, inutile negarlo, è seria, tuttavia, almeno per quello che ci fa sapere la comunità scientifica, non è il caso di allarmarsi più del dovuto e del necessario. Insomma, niente fobie e panico. Occorre prendere le dovute precauzioni, così come ci sono state abbondantemente indicate dalle autorità sanitarie, e soprattutto seguire scrupolosamente le istruzioni delle pubbliche autorità. In altre parole, cerchiamo una volta tanto di essere collaborativi e responsabili. Poi, si vedrà. Magari saremo contagiati da questa influenza un po’ più aggressiva senza che per questo ci sia la fine del mondo, ma non è da escludere che la sua diffusione si riveli più contenuta di quanto oggi temiamo e soprattutto diluita nel tempo.
In ogni caso, più di attenerci a delle sane e corrette abitudini e regole igienico-sanitarie non è che possiamo fare molto altro.
Insomma, parafrasando il grande Ennio Flaiano (il quale, burlandosi della politica, scriveva che “la situazione politica in Italia è grave ma non è seria”), mai come adesso possiamo affermare che la situazione sanitaria è seria ma non è grave.
Detto questo, almeno qui da noi, in Campania, per ora il coronavirus è quasi un benemerito. Stamani, tanto per intenderci, prendendo l’autobus per recarmi a lavoro a Napoli, sono stato investito da un profumo di pulito che mai avevo avuto il piacere e l’onore di avvertire. Tutto lindo e sanificato, che bello, a dispetto delle centinaia di volte che si viaggia quasi come in un carro bestiame.
E, poi, percorrendo a piedi corso Lucci per arrivare in ufficio, finalmente l’ho trovato, come d’incanto, sgombro dalla spazzatura e dalle decine di deiezioni canine. Per farla breve, niente slalom tra escrementi e rifiuti. Che bello, persino a Napoli, quando vogliono, riescono a tirare a lucido un corso cittadino, che collega la stazione ferroviaria alla marina, sempre indecorosamente sudicio.
Eh sì, dobbiamo ammetterlo, tutto merito del coronavirus, che fa diventare straordinario quello che dovrebbe essere ordinario.
E va ringraziato il coronavirus anche per la pulizia straordinaria delle scuole che, molto probabilmente, in quanto ad igiene stanno già messe bene, ma un po’ di pulizia in più non guasta mai visto che sono frequentate da bambini e adolescenti.
E sul tema, va segnalato il post del nostro sindaco Servalli sulla “disinfezione urgente e straordinaria di tutte le scuole di competenza comunali di ogni ordine e grado” disposta per oggi. Il nostro Sindaco ci informa che “sarà messo in atto il complesso delle operazioni intese a togliere o ad annientare le cause delle infezioni. Ha un campo d’applicazione estesissimo, dovendo comprendere tutte le malattie infettive provocate tanto da microrganismi, quanto da macroparassiti”.
In sintesi, una pulizia radicale per togliere ed addirittura annientare le cause delle infezioni. Accidenti, se non conoscessimo il nostro Sindaco per una persona mite e pacifista (la forza tranquilla) potevamo erroneamente essere indotti a pensare che sarebbero stati usati come presidi sanitari bazooka e kalashnikov.
Scherzi a parte, va bene così. Continuiamo, a cominciare da noi cittadini, a tenere alta l’attenzione. Più saremo accorti, più avremo la possibilità di gestire nel migliore dei modi questa incombente emergenza sanitaria.
E, nel frattempo, almeno per adesso ringraziamo il coronavirus per tutte queste pulizie straordinarie.
In fondo, al momento possiamo consolarci con “non tutto il male viene per nuocere”.