A leggere i social e qualche anticipazione degli organi di stampa, sembrerebbe che l’Amministrazione Servalli sia prossima a cadere. A quanto pare c’è voluto poco. E’ bastata l’assenza ad un incontro a Palazzo di Città del più popolare degli assessori, Enrico Polichetti. Nell’opposizione qualcuno addirittura è stato quasi tentato di stappare la classica bottiglia di spumante.
Esagerazioni, al di là di quelle che possono essere le ragioni di possibili e inevitabili dissapori o semplici incomprensioni all’interno dell’attuale maggioranza.
Le cose, ovviamente, non stanno così.
Il sindaco Servalli smentisce ogni dissenso assicurando che la navigazione della sua ammiraglia procede nel migliore dei modi e in acque chete. Esagera anche lui, in fondo, proprio quando il mare è calmo, può comunque esserci un’onda anomala, quindi…
Per farla breve, che qualche malinteso o anche contrasto o diversità di vedute, e quindi malumori se non propri dei mal di pancia, dopo quasi un anno di governo della città potessero verificarsi, è pressoché scontato. Anzi, c’è da meravigliarsi che ciò non sia venuto fuori prima. Questo, però, non vuol dire affatto che la maggioranza scricchiola o è in affanno. Per questo, ce ne vuole ancora.
Certo, è anche vero, però, che i boatos su un certo malcontento che serpeggia non solo fra qualche assessore, ma anche alcuni consiglieri, negli ultimi tempi sono diventati sempre più insistenti e sarebbe, da questo punto di vista, un errore sottovalutarli, soprattutto da parte del sindaco Servalli.
Quel che non va, tuttavia, è che queste fibrillazioni restino latenti. E’ un po’ come il fuoco che cova sotto le ceneri. All’apparenza innocuo, ma pericoloso perché imprevedibile e inaspettato.
Il sindaco Servalli è troppo esperto di faccende politiche per non capire che è meglio far emergere le divergenze di vedute se non addirittura il dissenso. Aprire il confronto, in modo pacato e nelle sede opportune, è il modo migliore per chiarire e superare le difficoltà. E’ un modo per crescere anche a vantaggio dell’azione amministrativa e della città.
D’altro canto, se e quando è necessario, qualche aggiustamento in corsa è nell’ordine delle cose. Persino qualche cambio di rotta può tornare utile quando serve. Quel che conta è dare risposte alla città.
E su questo il sindaco Servalli deve accelerare, senza lasciarsi assorbire unicamente dal problema ospedale, che resta sì urgente e delicato, ma non è l’unica questione che preme alla città. In altri termini, è auspicabile che sia lui, leader politico della città, a dettare i tempi e a fissare l’agenda delle cose da fare stabilendo la gerarchia dell’importanza dei problemi.
Insomma, governare la città. Servalli è un politico a tutto tondo e, in questo, ce la può fare. Altro che scricchiolii. (foto Gabriele Durante)