I famosi primi cento giorni di governo, il sindaco Servalli li ha ormai superati da una settimana, se consideriamo il giorno del suo insediamento, avvenuto lo scorso venerdì 19 giugno. E fra un paio di giorni saranno passati i primi cento giorni pure della Giunta, presentata alla stampa sabato 27 giugno. In breve, la nuova Amministrazione ha compiuto il suo primo tratto di strada.
Possiamo, quindi, già tracciare un primo bilancio? L’operazione è difficile, se non impossibile, non fosse altro perché l’arco di tempo da considerare è assai breve e comprensivo pure del periodo delle sacrosante vacanze estive, con la pausa pressoché generalizzata di metà agosto.
Qualche considerazione, però, può essere formulata anche in modo abbastanza agevole, ripetendo in larga misura alcune delle osservazioni già espresse in questi ultimi tre mesi.
Cominciamo osservando che Servalli e i suoi hanno goduto con l’opinione pubblica cittadina la migliore luna di miele possibile. Tutto è filato liscio, anzi, c’è da notare che, anche con l’arrivo dell’autunno, l’honeymoon continua e non accenna a finire.
C’è da chiedersi piuttosto come mai l’Amministrazione Servalli stia godendo di questo clima politico così favorevole. I motivi sono tanti ed è difficile dire quali siano quelli prevalenti. Un po’ è merito proprio di Servalli, sempre molto disponibile all’ascolto, ma anche per la mitezza del suo carattere. Nessuno strappo, niente forzature, anzi, molta moderazione ed equilibrio. In breve, molta semplicità e nessuna spocchia. Per un politico non è cosa da poco, soprattutto di questi tempi.
Un altro elemento che sta giocando a favore della nuova Amministrazione comunale è l’assenza di un’opposizione incisiva. L’unico che si agita è l’ex sindaco Marco Galdi, ma la sua, almeno per ora, è un’azione di contrasto che trova scarsa eco in città, non fosse altro perché è ancora troppo fresca ed è stata troppo pesante la sua bocciatura elettorale. Per il resto, c’è un silenzio quasi tombale e, in qualche caso, addirittura indulgente se non proprio complice.
Un ulteriore fattore positivo è stato di sicuro l’approccio, nel segno dell’operatività, della concretezza e dell’umiltà, con alcuni dei problemi ereditati. In estrema sintesi, ad oggi sono bastati gli assessori-operai Nunzio Senatore e Enrico Polichetti per dare un’immagine efficiente e positiva della Giunta Servalli. D’altro canto, dell’operato degli altri assessori, in ragione delle deleghe ricevute e del ristretto tempo intercorso dalla loro nomina, si è visto poco o niente. Insomma, non hanno avuto neanche il tempo per farsi notare.
E’ evidente, però, che nei prossimi mesi la nuova Amministrazione dovrà affrontare problemi più consistenti e spinosi: dall’abusivismo edilizio alle politiche sociali, dalla spending review alla riorganizzazione della macchina comunale, dal rilancio dell’economia cittadina alle iniziative culturali, dal programma delle opere pubbliche alla trasformazione societaria dell’Ausino, dai temi urbanistici alla gestione dei rifiuti e dei suoi costi esorbitanti, dalla sicurezza alla mobilità urbana, e via di questo passo.
E vedremo così di che pasta è davvero fatta questa maggioranza.