scritto da Roberto Ruocco - 03 Giugno 2019 09:16

Salerno, mercoledì prossimo 5 giugno sarà presentato a Palazzo S. Agostino il libro “La città del ritorno. Salerno”

L’archivio della memoria di Mariateresa Messina sarà presentato al Palazzo della Provincia mercoledì prossimo 5 giugno

Mercoledì prossimo 5 giugno alle ore 17,00 presso il Palazzo S. Agostino, sede della Provincia, Salone di rappresentanza “G. Bottiglieri” Salerno, Alfonso Andria, presidente dell’Associazione “Personae territori” presenta il libro di Mariateresa Messina: La Città del ritorno. Salerno a cura di Vilma De Sario Tabano (Oédipus 2019). Interverranno: Giuseppe Cacciatore, Salvatore Casillo, Vilma De Sario Tabano.

Nel corso dell’evento saranno lette alcune pagine del volume da Marco Dell’Acqua e Antonella Parisi.

Il volume apre uno “squarcio” sulla Salerno più intima e sulle vicende che hanno caratterizzato la vita della città, dal ventennio fascista al dopoguerra e alla ricostruzione fisica e morale di una città devastata dalla guerra, città in cui non poteva non ritornare il poeta Alfonso Gatto, che con il gruppo degli Amici salernitani de “Il Catalogo”, di cui l’autrice faceva parte e a cui la legava un sentimento di amicizia e stima.

Il libro “La Città del ritorno. Salerno”, è un “amarcord” di memorie familiari che s’innervano con la storia civile e politica della città di Salerno: infatti, non mancano gli episodi vissuti nell’infanzia a Raito, al termine della seconda guerra mondiale, quando l’ambasciatore Raffaele Guariglia mise a disposizione del Re Vittorio Emanuele III la sua splendida villa. Le vicende della vita dell’autrice, l’iter professionale, la ricerca di un lavoro, l’hanno portata in varie località, da Roma alla Sicilia, da Milano ad Avellino. Partenze di formazione sempre scandite da un ritorno alle sue più profonde radici. Salerno era ed è il cuore pulsante della sua vita, dall’infanzia, alla giovinezza, dall’adolescenza alla maturità. Dalle pagine del libro, esce fuori come da un cilindro il ricordo di una vita familiare, di personaggi, di atmosfere, di eventi che in un modo o nell’altro hanno formato sia pure in maniera diretta e non alla storia della sua città. Quello che ci colpisce nel “ricordo” di Mariateresa, non sono solo le sensazioni, i sentimenti, ma anche la capacità di calarsi nelle problematiche sociali in cui nel corso della vita ha sempre dato un suo forte contributo, schierandosi sempre a favore degli ultimi, come dice Papa Francesco, a favore degli scartati.

Tutto parte da “Un lessico famigliare”, la mamma Esterina Guariglia, il papà Enrico Messina, il fratello Alberto. Il padre impegnato in politica, iscritto al partito nazionale fascista, negli ultimi anni si dissociò dal regime, in qualità di medico s’impegnò nella lotta contro la tubercolosi. Infatti, insieme al suo collega Marco Di Lorenzo apri il sanatorio “Villa Maria” a Mercato S. Severino.

Nello scorrere le pagine del libro della Messina, s’incontrano tante personalità, è uno scandire di nomi, Giovanni Cuomo, Giovanni Amendola, Giovanna e Rosa Giordano (pittrici e cugine dell’autrice) Alfonso Gatto, Mario Carotenuto, Filiberto Menna, Lelio Schiavone, Lucia e Gaetano Di Marino, ma s’incontra anche la storia civile e politica degli anni del fascismo, del dopoguerra e della faticosa ricostruzione.

Il libro della Messina dà testimonianza dell’impegno civile e politico a favore della classe operaia e dei movimenti femministi a cui ancora oggi dà il suo sostegno forte e autorevole.

Un libro, una storia tutto da leggere.

Giornalista pubblicista, ha collaborato con numerose testate quali E'Costiera, ECOmagazine, Fermento, Agire, Il Salvagente, Cronache del Mezzogiorno. E' tra i giornalisti che presentano le pubblicazioni partecipanti alla Rassegna letteraria Premio Com&Te. Sin dall'inizio collabora con Ulisse on line, di cui è il referente è il punto di riferimento per l'intera Costiera Amalfitana.

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