scritto da Redazione Ulisseonline - 17 Maggio 2025 13:00

Pagani, la società partecipata del Comune verso lo scioglimento: l’ira della consigliera Sessa

Scelte sbagliate e lavoratori abbandonati

il sindaco di Pagani Lello De Prisco

“Si avvia al tramonto l’esperienza della Sam, la società partecipata del Comune di Pagani da anni al centro di criticità gestionali e strutturali che ne hanno compromesso l’efficacia nel comparto dei servizi ambientali. Nonostante i tentativi di rilancio – cambi di denominazione, riorganizzazioni interne e strategie di risanamento – l’Amministrazione comunale sembra aver imboccato con decisione la strada della dismissione della partecipata, aprendo a una gestione privata del servizio”.

E’ quanto si legge nel comunicato stampa della consigliera comunale di opposizione Anna Rosa Sessa, che ha evidenziato come l’occasione della Sam sia stata mal gestita dall’amministrazione comunale: «Dobbiamo dire che la Sam poteva essere la scommessa di questa amministrazione. Il problema è che questa maggioranza non l’ha saputa gestire, innanzitutto perché ha messo figure poco adeguate e poi perché non è stata capace di dare un indirizzo politico e programmatico serio per il ciclo integrato dei rifiuti solidi urbani. In queste condizioni, forse affidare a un gestore privato è la scelta migliore per garantire un ciclo dei rifiuti integrato ed efficiente a questa città», ha detto.

Sessa ha quindi puntato il dito contro quella che definisce una mancanza di visione complessiva da parte dell’esecutivo guidato dal sindaco Lello De Prisco: «Hanno trattato la Sam come una patata bollente da scaricare, senza mai elaborare una strategia di rilancio concreta. Una partecipata pubblica può funzionare, ma servono competenza, trasparenza e una chiara volontà politica di farla diventare uno strumento al servizio della città. Qui, al contrario, si è preferito navigare a vista».

La consigliera comunale ha inoltre espresso forti preoccupazioni per il personale attualmente impiegato: «La questione occupazionale è un’altra ferita aperta. Ci sono lavoratori con contratti a somministrazione attivi da anni, in condizione di precarietà cronica. Prima di parlare di subentri o affidamenti, l’amministrazione avrebbe dovuto avviare un tavolo di confronto con i sindacati e tutelare la continuità lavorativa. Non si può chiudere tutto senza un piano chiaro di ricollocazione e senza ascoltare chi ogni giorno tiene in piedi i servizi».

Infine, un monito sulla necessità di garantire continuità e qualità nei servizi che resteranno sotto il controllo pubblico: «Mi auguro che sulla questione dei servizi residui si possa garantire innanzitutto un incremento delle risorse e poi anche un efficientamento attraverso scelte giuste, sia da un punto di vista dirigenziale che operativo. Ma serve un cambio di passo netto: basta nomine calate dall’alto e scelte miopi, servono competenze vere e una visione gestionale solida. Attraverso una buona gestione dei servizi, passa il miglioramento della qualità della vita di una città».

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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