All’improvviso e senza preavviso è mancata l’acqua corrente in gran parte della città di Cava de’ Tirreni. Molto probabilmente si tratta di un guasto improvviso all’impianto di erogazione idrica che ha fatto mancare l’erogazione in diverse zone della città.
Dal centro a Pregiato, dai Pianesi a Sant’Arcangelo, da San Cesareo a Passiano, da via Ragone a San Nicola e in altre frazioni la popolazione si è ritrovata improvvisamente i rubinetti asciutti e in periodo estivo la sorpresa è stata ancora più amara.
Sulla pagina Facebook dell’Ausino, la società che gestisce i servizi idrici in città, c’è un comunicato pubblicato 12 ore fa che precisa che, dovendo eseguire un intervento di riparazione alla condotta adduttrice “Nuova Olevano”, nel tenimento di San Cipriano Picentino, la Società è costretta ad interrompere l’erogazione idrica “AD HORAS” fino alle ore 19:00 di oggi 30/06/2020.
In verità in città l’acqua è andata via proprio a quell’ora.
Furiosi i commenti dei cittadini sul social che lamentano il pessimo servizio della società, non tanto per la mancata notifica (se è un guasto improvviso), ma per la pessima comunicazione. Alcuni, chiamando all’Ausino hanno aspettato invano che dall’altro capo qualcuno rispondesse per dare loro spiegazioni.
Altri hanno fatto notare che non si fa comunicazione solo sui social, bensì con una diffusione capillare.
“Complimenti… –si legge in un post di Caterina Di Lietol- Continuano gli avvisi solo tramite social, e soprattutto complimenti a chi cura le comunicazioni in generale, sempre chiare e precise!”.
“Grazie -scrive in un post Francesca Apicella- Ma perché avvisare sul sito? Qualcuno non poteva premurarsi di fallo in altro modo? Non è che stiamo sul sito a guardare vi pare?”.
“Ma almeno la protezione civile -si chiede un post Antonietta Bisogno- poteva passare con le autobotti.Grazie come al solito”.
“Per ogni minima cosa -lamenta Claudia Senatore- le istituzioni scrivono sui social, quando invece si ha la necessità di informare la popolazione della mancanza di un bene primario come l’acqua, non si informa di nulla”.
Eloquenti le parole di questo ristoratore: “Siamo dei ristoratori..e senza acqua e senza preavviso non possiamo lavorare…non è bastata la pandemia per metterci in ginocchio anche i servizi contribuiscono a crearci problematiche insormontabili …quando finirà ti trattare gli utenti con approssimazione sarà troppo tardi..poiché avranno smesso di essere presenti sul mercato e di subire sempre…sempre…sempre…bastava un avviso come fate con le bollette da pagare…”.
E ancora: “Fate altro nella vita -denuncia Michele Pisani- il servizio pubblico, specialmente la gestione dell’acqua, non è cosa vostra”.
Come dargli torto?
E’ di pochi minuti fa la dichiarazione del sindaco Vincenzo Servalli: “L’Ausino mi comunica che abbiamo avuto un guasto importante sul terzo acquedotto che alimenta i serbatoi di Cava. Si è dovuto svuotare per poter fare un adeguato intervento. Da un’ora circa è stata rimessa in circolo l’acqua ma prima che i serbatoi si riempiano ci vorranno 3/4 ore. Mi dispiace”.
La protezione civile poteva avvertire del grave disagio, non serve solo per il controllo Covid 19. Si vergognino le nostre istituzioni cavesi.
Siamo alle solite.
Scaricabarile tra chi dovrebbe assumersi le responsabilità del ruolo che ricopre.
E poi basta!!!…con questi comunicati sui “social”.
Le istituzioni devono essere al servizio di tutti, utenti e non utenti dei social!!