Cava, è il pienone per l’incontro di giovedì prossimo su politica e civismo
Ieri abbiamo annunciato l’incontro che Ulisse on line organizza per giovedì prossimo 15 luglio all’Holiday Inn sul tema “Un patto civico per il futuro della città?”. In poche ore abbiamo completato le prenotazioni. D’altra parte, c’era poco da dubitarne. I posti disponibili per partecipare all’incontro sono assai limitati rispetto alla voglia di ritornare a vedersi e discutere sulla politica, sulla città, sul futuro.
Dal viaggio compiuto da Ulisse on line con undici interviste ad altrettante personalità cavesi del mondo della politica, dell’imprenditoria, della pubblica amministrazione, dell’università, delle professioni, è emerso in modo molto netto che in città c’è un disagio di fondo. Per l’assenza, anche causa le restrizioni dovute al covid, del confronto politico, programmatico, progettuale, ma anche per il grigiore e la mancanza di una visione politica di crescita, di sviluppo. In breve, si avverte un difetto di prospettiva e non si intravede una idea di città.
Quello di giovedì sera, allora, non è un incontro contro qualcuno o qualcosa, ma per qualcosa. Innanzi tutto, per avviare un dibattito politico a tutto campo sul destino della città. E non escludiamo neanche che esso possa costituire uno stimolo per l’attuale Amministrazione comunale. E magari anche per le opposizioni, per la classe dirigente cittadina in generale.
La mia personale impressione è che la crisi della politica e dei partiti sia tale da dover pensare ad altro. Questo ovunque nel nostro Paese, ma forse nella nostra città questo lo avvertiamo di più perché fa parte del nostro vissuto quotidiano.
Da qui deriva la convinzione altrettanto personale che in prospettiva bisogna per forza di cose andare oltre gli schieramenti e i partiti. In breve, pensare a mettere su un patto civico per il futuro di Cava de’ Tirreni. Questo è il tema che abbiamo voluto dare a questo incontro, ma abbiamo aggiunto un punto interrogativo in quanto si tratta di un’ipotesi di lavoro. Tutta da discutere e definire. Almeno per ora.
Questo, forse, non solo a mio avviso, potrebbe essere la strada maestra per mettere insieme le migliori energie della città. Per tentare di avvicinare nuovamente alla politica e alla gestione amministrativa quanti si sono allontanati, a cominciare dal mondo delle professioni, del volontariato, della cultura…
In altri termini, mettere insieme in un progetto di governo civico persone di provenienza politica e culturale diversa. Uniti però da una identità programmatica e di intenti forte, chiara, definita. Non è un percorso facile, s’intende. Bisognerebbe in primo luogo cercare di scolorire per quanto possibile l’identità politica e puntare a rafforzare l’identità programmatica.
Questo già di per sé è cosa ardua e farà perdere pezzi per strada, ma in sede locale è una scelta inevitabile.
In questa ipotesi, a mio avviso, non ci vogliono veti nei riguardi di nessuno. Neanche però dare spazio a chi crede che questa sia l’occasione per mettere il proprio cappello da futuro candidato a sindaco o su altro. Occorre, al contrario, confrontarsi e misurarsi sui problemi.
L’obiettivo dovrebbe essere, in questa ottica, quello di mettere su innanzi tutto una squadra. Il motivo è semplice. I problemi e i ritardi accumulati soprattutto negli ultimi anni dalla nostra città sono enormi. Così come le difficoltà finanziare del nostro Comune e la poco felice situazione in cui versa la macchina comunale. Tutto ciò richiede non solo spirito di sacrificio e dedizione, ma anche autorevolezza, competenza, professionalità, da parte di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica.
Il problema di fondo, dunque, non è individuare un sindaco, bensì, innanzi tutto, un programma, un progetto di città, un team il più possibilmente largo e qualificato di persone. Occorre mettere insieme esperienza, qualità politiche e competenze. In ultimo, fissare regole chiare e ferree sulla selezione del personale politico (dagli assessori ai consiglieri comunali, dal sottogoverno allo staff) per consentire a chi sarà chiamato a governare (in primis, il sindaco) di farlo con serenità e trasparenza attraverso procedure codificate di confronto e di verifica del lavoro fatto e da fare.
Detto ciò, concludendo, è bene chiarire una questione di fondo. L’iniziativa del giornale termina qui, con l’organizzazione di questo incontro pubblico. Ulisse non vuole assolutamente diventare un soggetto politico, bensì limitarsi a svolgere un ruolo di stimolo, di promozione.
Per cui il seguito all’incontro di giovedì prossimo, se ci sarà, è un compito che spetterà ad altri. Il giornale al più potrà sostenere, accompagnare, diffondere, ma altro non potrà e non farà.
mi dispiace di non poter essere presente. Ci sarà una diretta streaming?