Cava de’ Tirreni, stamani al Liceo Genoino incontro con Vincenzo Schettini
Il Prof. più amato del web incanta gli studenti del Liceo metelliano

Si è tenuto questa mattina nell’aula magna del Liceo scientifico Andrea Genoino di Cava de’ Tirreni l’incontro con il professore Vincenzo Schettini.
Tantissimi allievi, il resto collegati in live streaming insieme alle rappresentanze studentesche e ai rappresentanti dei genitori del consiglio d’istituto che hanno accolto il professore pugliese che spopola sui social; solo nel 2015 ha aperto un suo canale La fisica che ci piace e ogni giorno riesce a catturare milioni di followers e l’attenzione soprattutto degli studenti grazie alla straordinaria capacità di trasferire anche i contenuti più ostici.
Oggi, dopo un primo libro con il quale è riuscito a scalare le classifiche nel 2022 “La Fisica che ci piace”, si è presentato nell’istituto metelliano diretto dal Prof. Pietro Mandia con la sua seconda creatura “Ci vuole un fisico bestiale”; è stato un viaggio che ha toccato più temi, dalla divulgazione scientifica alle grandi scoperte rivoluzionarie abbinando storie autobiografiche spericolate raccontate in maniera accattivante e creativa. “Spesso comunicare è un’arte che si può apprendere , ma bisogna dedicarcisi”… e come tutte le arti l’inventiva e la fantasia sono fondamentali“: questo la prefazione al libro del fisico Giorgio Parisi che il prof influencer è riuscito a tradurre magistralmente in un auditorium stracolmo di liceali, condotto letteralmente per mano tra una regola di fisica e l’altra e consigli e riflessioni sul valore delle persone e delle cose .In modo particolare, ha spiegato come una delle materie più ostiche e odiate da tanti studenti può trasformarsi in una vera e propria scuola di vita.
“La fisica è stupenda, la fisica è una danza, la fisica la comprendi quando la guardi”… questo campeggia sul retro del libro e il luogo per eccellenza dove si affrontano le sfide più incredibili è la scuola , un posto bellissimo dove si studia, si cade e ci si rialza crescendo. E proprio sulle cadute, sul dolore, l’istrionico prof Vincenzo Schettini ha puntato l’accento per dire che le battute d’arresto servono a diventare persone migliori, pronte ad affrontare con forza e determinazione il futuro. Non si fugge dietro il peso di un’interrogazione, né ci si lascia sopraffare dal panico per una prova intermedia o d’esame e quindi l’invito a saper gestire l’ansia ed affrontare il dolore, diventa imperativo categorico.
Ha raccontato come una sua amica alla diciottesima volta all’esame di fisica (che non riusciva mai a superare), per la caparbietà e la tenacia, oggi è ordinaria dell’omonimo insegnamento all’Università di Bari .Poi un passaggio sulla opportunità di “usare il cervello sempre” e in ogni situazione perché oggi tante volte è in pausa per il dilagante e smodato uso dei dispositivi informatici, che se da un lato hanno aperto nuovi orizzonti, dall’altro han prodotto un effetto deleterio sulla qualità delle relazioni e dell’apprendimento.
L’intelligenza umana non potrà mai essere sostituita da quella artificiale e le nuove tecnologie sono sempre come il gigante e la formica ovvero esprimere verità assolute ma anche il contrario; quindi incontrarsi e parlarsi in una melodiosa armonia al punto di sentirsi utili l’una per le altre potrebbe essere veramente la svolta. Molte cose ha da imparare l’animo umano, ma al centro di ogni progetto di vita e di scuola c’è sempre l’IO, il NOI da perfezionare ogni giorno .Con questo auspicio di una certa fiducia nel futuro e nei giovani, i veri e propri protagonisti del domani, si è chiusa la prima parte dell’intervento del prof più amato del web .Poi largo alle domande e al firma copie dei ragazzi presenti.
Vivo compiacimento del dirigente del Liceo scientifico Genoino, Prof. Pietro Mandia che ha sostenuto ed incoraggiato l’iniziativa promossa dalle referenti del progetto lettura Prof. sse Elvira Narbone e Annamaria Senatore.
”L’incontro di questa mattina del prof Schettini non solo è un momento di arricchimento dell’intera comunità per l’attualità dei temi trattati , ma ha costituito una valida occasione per riflettere sul ruolo della didattica, capace di trasferire conoscenze e competenze nel rispetto dei diversi stili di apprendimento degli alunni, che oggi più di ieri sono orientati ad una fruizione immediata e flessibile in linea con i nuovi linguaggi che il mondo circostante ci offre”.