Cava de’ Tirreni, personale del Piano di Zona: la UIL scrive a Servalli e minaccia lo stato di agitazione
E' quanto denuncia con nota la Segreteria Provinciale della UIL FPL, a firma della segretaria Filomena D’Aniello, con destinatari
“Ad oggi nonostante numerosi solleciti, l’Amministrazione del Comune capofila è rimasta sorda e il personale afferente al Piano di Zona S02 è di nuovo part time a 18 ore, determinando di fatto, un costante precariato lavorativo e sociale, con un carico di lavoro non più gestibile. Con tale modus operandi i servizi sociali rischiano di paralizzarsi, non sarà possibile garantire a cittadini un’assistenza adeguata, non potranno essere assicurati e rispettati i livelli essenziali di prestazione e non da ultimo andranno persi i fondi destinati alla realizzazione di progetti sociali, oggetto di verifica e rendicontazione costante”.
E’ quanto denuncia con nota la Segreteria Provinciale della UIL FPL, a firma della segretaria Filomena D’Aniello, con destinatari, tra l’altro, il Sindaco di Cava de’ Tirreni, comune capofila, Vincenzo Servalli, e per conoscenza i Sindaci dei Comuni della Costiera Amalfitana appartenenti al Piano di Zona Ambito S2..
“Il Coordinamento Istituzionale del Piano di Zona -si legge ancora nella nota- è stato convocato per il prossimo 12 gennaio (oggi per chi legge), proviamo, ancora una volta ad attendere. Vogliamo, tuttavia avere risposte certe e plausibili, esigiamo il mantenimento dell’impegno dell’interrogativo presso la Corte dei Conti (per verificare la concreta opportunità di attuazione della procedura di stabilizzazione del personale, n.d.r.), chiediamo transitoriamente l’immediata estensione oraria per tutto il personale afferente al Piano di Zona S02, sollecitiamo il mantenimento dei LEP (livello essenziale delle prestazioni) per i servizi sociali, ribadendo che sono i cittadini i primi ad essere penalizzati da questa inerzia istituzionale”
“E, proprio a garanzia dei servizi sociali e delle professionalità assegnate al Piano di Zona S02 -incalza la nota della UIL FPL- troppo spesso utilizzate come mascherine usa e getta, annunciamo che, in assenza di chiare ed esaustive determinazioni sarà attivato lo stato di agitazione a salvaguardia delle suindicate professionalità”.
