Cava de’ Tirreni, personale comunale: -128 posti in organico, altri 45 pensionamenti nei prossimi tre anni, ma Servalli revoca i concorsi e non fa assunzioni
Prevista soltanto l'assunzione a tempo determinato di quattro vigili urbani per solo 8 mesi e con i proventi delle multe, oltre a un incarico dirigenziale per il Settore finanziario e la proroga del contratto a Rino Ferrara per lo Staff del Sindaco

E’ di pochi giorni fa la stesura da parte del Servizio del Personale, del Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale 2025-2027 del Comune di Cava de’ Tirreni, protocollato lo scorso 12 giugno e inviato alle organizzazioni sindacali.
Vediamo quali sono i punti più interessanti.
In primo luogo, il Comune si colloca al di sotto del valore soglia per la spesa del personale rispetto alle entrate correnti (25,42% contro il limite del 27%), garantendo il rispetto dei vincoli di bilancio.
Nel 2021, giusto per fare un raffronto, il nostro Comune -come si evince dal Piano dei Fabbisogni di Personale 2021-2023, approvato con delibera di Giunta del 3 settembre 2021- superava la soglia e si attestava al 40,26% rispetto all’attuale 25,42%. Ma come si è giunto a questo positivo risultato? Riducendo all’osso il personale dipendente comunale a scapito ovviamente della qualità dei servizi erogati.
Infatti, al 31 dicembre 2019 il numero dei dipendenti comunali era di 413 dipendenti. Al 31.12.2020 è diminuito a 364 dipendenti. Al 31.12.2021 a 323 dipendenti. Al 31.12.2022 a 264 dipendenti. Al 31.12.2023, siamo a 247 dipendenti. Dall’ultima relazione si evince che attualmente la dotazione organica attuale è di 233 unità, con ben 128 posti vacanti. La spesa teorica complessiva è stata ridotta rispetto agli anni precedenti. E non poteva essere altrimenti, visto lo spopolamento del personale ridottosi in cinque anni quasi della metà. Risparmi, insomma, sulla pelle dei dipendenti comunali ancora in servizio oltre che dei cittadini che persino per richiedere la carta di identità possono farlo il lunedì, mercoledì e venerdì la mattina e solo di pomeriggio il martedì e giovedì. Il motivo? Mancanza di personale.
E non è finita qui. Nei prossimi anni sono previsti altri pensionamenti: 11 nel 2025, 19 nel 2026 e 15 nel 2027, con conseguente risparmio sulla spesa. Totale: altri 45 pensionamenti da qui al 2027, con riflessi ancor più negativi sulla tenuta dei servizi da erogare ai cittadini.
A questo punto c’è da chiedersi il numero delle prossime assunzioni.
Per prima cosa vengono revocati i concorsi a suo tempo indetti per ragioni “di opportunità e sopravenute esigenze organizzative e finanziarie, tenuto conto del lasso di tempo intercorso dai provvedimenti di indizione delle procedure, del piano di Riequilibrio Finanziario Pluriennale, dell’elevato numero di pensionamenti a cui non è seguito il turn over.
Vediamo le assunzioni previste.
A tempo determinato l’assunzione di 4 agenti di Polizia Municipale per solo 8 mesi, finanziati con proventi delle sanzioni stradali. E’ questa, anche con un numero maggiore, una costante dei Piani di fabbisogno del personale da alcuni anni a questa parte, ma che non è mai poi stata nei fatti davvero concretizzata. Importo complessivo annuo 98.239 euro. Sarà questa la volta buona visto che il Comando dei Vigili è ridotto ai minimi termini?
Sempre a tempo determinato è previsto il conferimento di un incarico per il dirigente del Settore Finanziario in sostituzione del dottore Francesco Sorrentino licenziato a inizio anno per la nota vicenda degli ammanchi. Come già avevamo avuto modo di anticipare alcuni mesi fa, le voci corridoio del Palazzo di Città indicano come probabile destinatario della nomina il dott. Eugenio Piscino, dirigente Affari Generali e Finanze del Comune di Pompei, da dove proviene anche l’attuale segretaria generale del Comune metelliano la dott.ssa Monica Siani, e che è già presente dal 2023 nel Comune di Cava de’ Tirreni come componente dell’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) nominato a suo tempo dal sindaco Servalli. Importo previsto 66 mila euro annue al netto dell’IRAP e della retribuzione di posizione prevista nel Fondo salario accessorio dei Dirigenti.
Infine, è prevista la proroga del contratto a tempo determinato, inizialmente prevista per fine ottobre 2025, fino alla primavera 2026, per un importo complessivo di euro 34.500 per il 2026. In altre parole, viene prorogato come staff il contratto a Rino Ferrara per l’attività di comunicazione.
Viene inoltre statuita la possibilità, al momento teorica, di nuove assunzioni a tempo determinate limitate a € 677.866,28 per il 2025.
Sempre per quanto riguarda il personale vi è un altro dato significativo ed è quello delle categorie protette. Nella relazione viene scritto che “nel Comune di Cava de’ Tirreni, rispetta le quote di obbligo per le categorie protette in quanto il numero complessivo di categorie protette ai sensi” di legge è di 10 unità. Attenzione però: “Ad oggi l’Ente ha nel proprio organico 46 unità afferenti a categoria protetta“. E’ già qualcosa rispetto alle oltre novanta unità assunte dall’Amministrazione Servalli nel 2018. Molti di questi lavoratori, nel frattempo, hanno ottenuto la mobilità presso i loro comuni di provenienza. Resta comunque un numero elevato, che ha saturato la pianta organica impedendo nel tempo, a parte il peso economico che ha fortemente inciso negli anni sul costo del personale, di assumere personale maggiormente funzionale alle esigenze del’Ente e quindi a beneficio dei servizi da erogare ai cittadini cavesi. In altre parole, dopo sette anni i cavesi continuano a pagare un prezzo altissimo per queste assunzioni frutto di una scelta scellerata e clientelare dell’Amministrazione Servalli.
Questo è a grandi linee il piano del fabbisogno del personale del Comune di Cava de’ Tirreni. Con buona pace delle denunce sulla carenza di personale da parte dei sindacati, dai consiglieri di opposizione che ogni tanto lamentano mancanza di personale negli uffici tecnici o in quelli dei tributi e così via. E con altrettanto buona pace dei servizi sociali dove, a cominciare dalla figura degli assistenti sociali, potrebbe essere assunto del personale, come denunciato dai sindacati, utilizzato fondi etero-finanziati, ovvero a carico dello Stato, ora che il Comune è sotto la soglia del 27% dei costi del personale.
L’opposizione, in conclusione, su questa relazione farà sentire la sua debole voce o, quando si tratterà di deliberare nei prossimi giorni sull’ASCCCA, voterà a favore per senso di responsabilità, perché ora così viene chiamato il camaleontismo opportunista dei voltagabbana?