Cava de’ Tirreni, lettera aperta di Marco Senatore al segretario del Pd cavese Massimiliano De Rosa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

Con vero piacere apprendiamo dal Segretario cittadino del Pd che il nostro rappresentante al Gal è l’ottimo consigliere comunale Luca Narbone. In verità più che di ignoranza, caro Segretario, parlerei di assoluta mancanza di comunicazione e trasparenza.

Eh sì, perché dall’Ufficio Stampa “ombra”, o “fantasma”, vengono diffusi i più propagandistici comunicati, dall’inaugurazione di una insignificante aiuola o alla  sistemazione di un pezzo di basolato, ma ci si guarda bene dal comunicare i nominativi e i curricula di chi viene incaricato a rappresentare l’Amministrazione comunale in consessi dove si decide il destino anche della nostra città.

Ci appare strano che il segretario del PD abbia voluto prontamente intervenire in difesa di un Sindaco che, a quanto ci risulta, non ha preso la tessera del partito che rappresenta, con una mera e laconica precisazione sul rappresentante del GAL. E’ singolare, però, che tralascia di fare almeno un fugace cenno su tematiche ben più importanti sollevate dal sottoscritto, in particolare sul metodo con cui vengono individuati i rappresentanti della nostra città negli enti pubblici e consorzi vari.

Chiediamo al solerte Segretario cittadino di essere altrettanto pronto nell’informare la Città a quale titolo e con quali mansioni il salernitano Tito Mondany è presente nella stanza antistante quella del Sindaco, unitamente ad altri componenti del suo ex Staff, quali Aliotti e Ferrara Rino?

Eh sì, perché oltre alla trasparenza vi è anche una questione di legalità. A tal proposito, caro Segretario del Pd, ma voi della Sinistra, anzi no, voi del Pd (non fosse altro per non offendere chi di Sinistra davvero è) non siete quelli che vi riempite la bocca di trasparenza e legalità? Siete molto probabilmente gli strenui difensori della trasparenza e della legalità quando riguarda altri, non certo voi e le vostre cattive amministrazioni.  D’altronde, dimenticavo, siete voi e non altri, e da sempre,  i maestri nell’arte dei due pesi e due misure.

Viene da chiedersi poi: ma è possibile che il Sindaco abbia bisogno di tutti questi solerti personaggi facenti da segretari per prendere degli appuntamenti e aprire una porta? Evidentemente l’attività istituzionale del primo cittadino è notevole, tanto da necessitare di uno stuolo di portaborse, autisti, guardia spalle, segretari…

Ciò premesso,  il solerte Segretario cittadino del Pd si prenda l’impegno civico e morale oltre che politico di informare l’opinione pubblica cittadina circa i criteri con cui sono state operate le scelte dei nostri rappresentanti all’EDA e soprattutto all’ASI. Meglio ancora, per quanto riguarda l’ASI, è doveroso informare la città sull’attività svolta e sui risultati conseguiti in questi sette anni dal nostro rappresentante,  Giuseppe Bisogno, e inviti formalmente il suo Sindaco di pubblicare i curricula di tutti i suoi nominati in Enti, Consorzi e Società per comprendere e apprezzarne le specifiche competenze.

I Cavesi ignari di tutto ciò hanno, infatti, il diritto di sapere e di essere eruditi dal solerte Segretario cittadino del PD oltre che dal sindaco Servalli.

Affermo ciò anche a tutela degli stessi Aliotti e Bisogno, i quali avranno di sicuro titoli e competenze oltre a quelle che vengono indicati sotto i portici, ovvero di far parte del Direttivo del Pd oltre che del cerchio magico del sindaco Servalli. Maldicenze? Probabilmente sì. Per questo è preferibile il massimo della trasparenza, pubblicando i curricula a dimostrazione che è stato utilizzato nelle loro scelte e delle altre un criterio di merito e di competenza e non, invece, di appartenenza o vicinanza a questo o a quello.

Non comprendo poi l’accusa che mi viene mossa, ovvero che da circa due mesi starei criticando questa amministrazione con livore, nonostante mi fossi candidato con una lista di Servalli. In verità, questo Sindaco che ho sostenuto si è presentato alla Città con buoni propositi e progetti, ma, ahimè, nessuno realizzato. Deve ringraziare, anzi, che non sono stato eletto per soli 12 voti, perché sarei stato un suo strenuo e vero oppositore.  Non gli avrei consentito di amministrare, o per meglio dire non amministrare la Città, come sta facendo in modo palese in questi ultimi tempi. Nessuna visione progettuale, un totale scollamento tra politica e dirigenza, una manifesta incapacità amministrativa.

Nessun livore, dunque, o altro sentimento negativo alla base dei miei interventi, ma solo ed esclusivamente una profonda delusione umana e politica, non disgiunta però da un intento propositivo volto a sollecitare questa sciagurata amministrazione a darsi da fare per evitare un fallimento, che sembra essere prossimo ed inevitabile.

Caro Segretario cittadino, invece di trastullarsi con comunicati stampa nell’intento di difendere l’indifendibile,  unitamente al suo Sindaco, al partito da Lei rappresentato e alla maggioranza tutta, si dia da fare per evitare il dissesto finanziario.

Caro Segretario cittadino, invece di perdere tempo cercando di arrampicarsi sugli specchi, nel tentativo bislacco di alterare la realtà dei fatti edulcorandola in modo pasticciato, dia a Cava e ai Cavesi risposte chiare, complete e trasparenti, ma su fatti concreti non sull’aria fritta. In altri termini, risposte oneste e veritiere sulla sostanza delle questioni e non sugli ammennicoli. E si ricordi, lei che è cavese di adozione: i Cavesi, che hanno una lunga storia di civiltà, benessere e onori, non meritano la vergogna di essere additati come cittadini di un Comune fallito per colpa di una Amministrazione incapace sotto tutti i punti di vista.

avv. Marco Senatore

Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale