Cava de’ Tirreni, la denuncia del consigliere Italo Cirielli: “Fondi per le politiche sociali a rischio: l’Ambito S02 non rendiconta e il territorio rischia di perdere risorse preziose”
Per il capogruppo di Fratelli d'Italia è un fallimento gestionale che penalizza i più deboli

“La Direzione Generale per le Politiche Sociali della Regione Campania ha trasmesso una comunicazione formale all’Ambito S02 (di cui Cava de’ Tirreni è capofila), segnalando gravi ritardi nella rendicontazione dei fondi destinati alle politiche sociali. In particolare, per l’annualità 2020 non è stata effettuata alcuna rendicontazione a fronte di oltre mezzo milione di euro ricevuti, mentre per il 2019 è stato rendicontato solo il 62% delle risorse assegnate. Il mancato adempimento da parte dell’Ambito blocca il trasferimento delle risorse 2022 e espone il territorio alla revoca parziale dei fondi già ricevuti, con la conseguente restituzione al Ministero”.
E’ quanto denuncia in un comunicato stampa Italo Giuseppe Cirielli, consigliere comunale a Cava de’ Tirreni, che sul tema interviene con fermezza: “Siamo di fronte a un vero e proprio disastro amministrativo. Parliamo di risorse fondamentali per il sostegno alle persone fragili, alle famiglie in difficoltà, ai minori e agli anziani. La mancata rendicontazione e il rischio di perdere questi fondi rappresentano una responsabilità grave da parte di chi avrebbe dovuto vigilare e garantire efficienza e trasparenza”.
Cirielli chiede chiarezza immediata da parte dell’amministrazione comunale: “Il Comune di Cava, in qualità di capofila dell’Ambito, ha il dovere di spiegare cosa sia accaduto, perché non siano stati rispettati i tempi e soprattutto cosa si intenda fare per evitare il peggio. Non possiamo tollerare che incapacità gestionale e superficialità abbiano un impatto diretto sulla vita dei nostri cittadini.”
Alla luce di quanto accaduto, il consigliere annuncia un’interrogazione urgente in Consiglio Comunale e chiede la convocazione di un tavolo tecnico con gli uffici competenti per affrontare tempestivamente la criticità.
“La tutela del sociale – conclude – non può essere trattata come un adempimento secondario. Occorre un’assunzione di responsabilità e un cambio di passo immediato.”