Cava de’ Tirreni, il sindaco Servalli a lavoro per riavere una maggioranza
Si rincorrono voci incontrollate circa le dimissioni del Sindaco. Sta di fatto che Servalli alle dimissioni ci sta pensando, anche se per ora sembra che le minacci soltanto

Da giorni si rincorrono le voci, oggi con ancor più insistenza: sembrerebbe che il sindaco Vincenzo Servalli abbia deciso di dare le dimissioni.
Il condizionale è d’obbligo poiché non ci sono conferme della notizia da parte di Palazzo di Città. Sta di fatto che Servalli alle dimissioni ci sta pensando, anche se per ora sembra che le minacci soltanto.
Questa eventualità, infatti, non è altro che una mossa politica per far pressione sui suoi consiglieri affinché serrino i ranghi per la sopravvivenza dell’Amministrazione, sebbene sfilacciata e ai minimi termini.
Nel caso in cui davvero protocolla le sue dimissioni, Servalli avrebbe comunque per legge venti giorni di tempo per ritirarle. In questo caso, insomma, le dimissioni costituirebbero un formidabile motivo di pressione per i consiglieri comunali. Il rischio sarebbe quello di andare anticipatamente a casa.
In ogni caso, dopo la magra figura rimediata martedì in Consiglio comunale a seguito della bocciatura dell’ASCCCA (Azienda Speciale Consortile Cava Costa d’Amalfi), è più che comprensibile l’intenzione da parte del sindaco Servalli di recuperare politicamente. Giocoforza Servalli sta cercando di mettere insieme i cocci di una maggioranza ormai in frantumi.
Da qui non solo le voci di dimissioni, ma anche di un piano cui Servalli sembra stia seriamente pensando per salvare capra e cavoli. Nei corridoi del palazzo, infatti, si mormora che il primo cittadino sta cercando di trovare la quadra con le dimissioni volontarie o l’estromissione dalla Giunta di Giovanni Del Vecchio, ora dichiaratosi di Forza Italia e causa della rottura politica sia con Rifondazione Comunista, uscita per questa ragione dalla maggioranza, ma anche, a quanto pare, dell’assenza in Consiglio comunale del consigliere comunale Germano Baldi. L’uscita di Del Vecchio dalla Giunta libererebbe un posto in Giunta che potrebbe essere offerto proprio a Rifondazione Comunista. Non si esclude, in questa ipotesi, che la prossima assessora possa essere proprio la consigliera comunista Filomena Avagliano. In altre parole, il sacrificio di Giovanni Del Vecchio potrebbe portare alla maggioranza due voti persi per strada: quello dei rifondatori e quello di Germano Baldi.
Fantapolitica? Forse, ma a volte la politica, soprattutto a Cava, va ben oltre le più fantasiosi ricostruzioni