Cava de’ Tirreni, il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio di previsione per il 2023
Durante la seduta del parlamentino cittadino i consiglieri hanno preso la parola per spiegare all'assise e alla città le motivazioni dei
Un film già visto. La stesa trama, gli stessi protagonisti. Se si trattasse di una pellicola cinematografica diremo che lo sceneggiatore e il regista hanno dimostrato di avere poca immaginazione. Purtroppo, non si tratta di un film, ma della situazione di Cava de’ Tirreni, delle casse comunali, dell’enorme debito di 56 milioni di euro e del rimpallo di colpe, dei conti del nostro Comune che sono disastrosi, della città allo sbando e strozzata dalle tasse con i servizi ridotti al minimo e della “lotta” tra gli stessi soggetti politici di un anno fa (e qualche show mediatico) a giustificare o evidenziare la gravità di una situazione.
A distanza di poco più di un anno (bilancio di previsione 2022-2024/ bilancio di previsione 2023-2025) il Consiglio comunale, o meglio, la maggioranza amministrativa presente in esso, ha approvato il bilancio di previsione e il Documento unico di Programmazione (DUP) in uno dei momenti amministrativi più controversi e difficili, fino a ora, per la città.
Il Consiglio è stato anticipato nei giorni scorsi da una serie di veleni e polemiche tra l’Amministrazione e il Collegio dei Revisori dei Conti per l’ennesimo parere negativo incassato sulla manovra, e tra opposizione e maggioranza per il ritardo rispetto ai vincoli di legge, senza contare gli errori procedurali, la Prefettura e il Tar. Insomma, una situazione a tinte fosche che ha visto la maggioranza che governa la città dare il proprio voto favorevole con persistenza e ostinazione. Almeno all’apparenza.
Durante la seduta del parlamentino cittadino i consiglieri hanno preso la parola per spiegare all’assise e alla città le motivazioni dei loro voti. Assenti per motivi di salute i due consiglieri della Fratellanza, Luigi Petrone e Pasquale Salsano, la cui opposizione negli ultimi mesi è diventata politicamente sempre più flebile. E con il sospetto di essere forse più prossima alla maggioranza che all’opposizione. Una scena molto simile a quella verificatasi di recente con altri due consiglieri comunali la cui assenza durante una seduta topica del Consiglio sollevò non pochi sospetti.
Prima di passare alla votazione del Dup, come una foto che presenta il positivo e il negativo, così si è presentata la posizione di Sindaco e consiglieri durante la discussione. Mentre il sindaco Vincenzo Servalli ha parlato di importanti lavori in corso che cambieranno il volto della città verso l’innovazione, la sostenibilità ambientale, la cultura come assi portanti e dell’ostinazione di voler andare avanti perchè c’è una missione da compiere, Marcello Murolo, Pasquale Senatore e Italo Cirielli hanno evidenziato il fatto che la situazione è tutt’altro che florida, come è stata dipinta, manca una visione di città; hanno sottolineato che si pensa agli incarichi, alle grandi opere mentre la città muore e che c’è una discrasia perenne tra quello che si dice di voler fare e quello che in concreto si è in grado di fare. Luca Narbone ha puntato l’indice sugli errori dei passati amministratori che ora, ha affermato, sono loro costretti a subire, perdendo il consenso di una fetta consistente della città. Eugenio Canora, fortemente critico nei confronti dell’operato della maggioranza a discapito del servizio al cittadino, ha denunciato l’impossibilità di dialogare con la maggioranza. “I pezzi di opinione pubblica sono stati persi per errori materiali commessi – ha fermamento asserito Canora- non per altre ragioni”.
Dpo l’approvazione del Dup, si è passati all’approvazione Bilancio di Previsione 2023-2025. L’assessore Antonella Garofalo ha preso la parola e ha parlato di un bilancio pulito e senza pieghe e contraddizioni, di responsabilità. Un bilancio attendibile e veritiero. “E’ un bilancio ingessato – ha spiegato – che richiede sacrifici, ma ne vale assolutamente la pena. Vi chiedo di crederci fermamente perché abbiamo le capacità politiche e organizzative di riportare Cava in una situazione migliore e di poter dire di aver risolto anche problemi che non erano nostri”.
“Sono convinto che i cittadini stiano comprendendo le nostre ragioni e le scelte difficili che abbiamo preso – ha affermato il sindaco Servalli – cercando di evitare al massimo gli effetti negativi sulla comunità, sulla qualità dei servizi e sulle tasche dei cittadini. Il bilancio di previsione è il primo importante e significativo risultato di intervento strutturale sulle entrate e sulle spese dell’Ente. Si apre una stagione nuova che darà sicurezza alla città. Il bilancio di previsione è un documento importantissimo, chi lo vota deve essere consapevole che ci apre una stagione nuova e che ci facciamo carico di responsabilità non nostre che oggi trovano una risposta concreta”. E, infine, una stoccata all’opposizione con un sorriso beffardo e sicurezza: “Quelli che parlano male del sindaco sono di meno di quelli che parlano male dell’opposizione”.
Presa la parola, il consigliere Raffaele Giordano si è così espresso: “Ci sono Comuni che in questo istante stanno approvando il bilancio di previsione 2024, noi quello del 2023 che ormai è quasi finito. Non so dove viva l’Assessore Garofalo. Alcune voci di bilancio non risultano conformi ai principi di veridicità e attendibilità” Snocciolando alcuni dei capitoli di spesa: “Viviamo tanti disagi per mancanza di personale. Viene effettuata un’altra riduzione drastica della spesa e del personale del 30%. Come potrà rispondere la macchina amministrativa alle esigenze della città? Per il resto, fondi dimezzati o addirittura a zero, mentre di contro è aumentata la tassazione di tutti i servizi erogati. Se ritenete di aver operato bene e di non temere il giudizio dei cavesi, andiamo al voto”.
“Un bilancio di guerra. Un documento contabile peggiore del precedente che non tiene conto del fattore tempo – sono le trancianti parole del consigliere Murolo – Le cose vanno giudicate con lucidità, senza fare propaganda. Questo è un bilancio estremamente politico, conseguenza di decisioni politiche che ci hanno portato a una situazione che non contiene idee che possano portarci fuori dal pantano, ma ci dice soltanto che si può evitare il dissesto non spendendo”.
Al termine della discussione si è proceduto con la votazione. 14 voti favorevoli, 7 contrari, 1 astenuto.
Poco prima della votazione il Sindaco ha ribadito, chiedendo che fosse messo a verbale, il suo giudizio avverso al parere negativo dato dai revisori dei Conti, colpevoli, a suo dire, di essere stati troppo severi nel loro giudizio e di creare gravi difficoltà all’Ente e alla Città. Il presidente dol Collegio, Donato Toriello, che ha espresso parere favorevole ma con riserva, ha preso la parola dopo di lui e ha affermato che si dice certo che già dalla prossima documentazione la situazione contabile sarà migliore ed ha auspicato un confronto sereno.