Cava de’ Tirreni, il Comitato “Non solo Monticelli” denuncia: “Periferie dimenticate. Occorre restituire dignità alle frazioni circa le manutenzioni e controlli
Ciò non e più tollerabile - spiega il Comitato "Non solo Monticelli" - sia per lavori di manutenzione eseguiti in modo superficiale che per la mancanza di controlli
“Uno degli obiettivi che si è posto il Comitato ‘Non solo Monticelli’ è quello di restituire identità e dignità alle frazioni e alle periferie della città di Cava de’ Tirreni in termini di manutenzioni, poichè sono sempre più ai margini delle dinamiche urbane e rischiano di restare in ombra rispetto alla funzione del centro della città che ha una maggiore attenzione”.
E’ quanto sostengono il portavoce e coordinatore del Comitato “Non solo Monticelli”, Gennaro Vitale, e il presidente Pasquale Ferrara, in un cominicato stampa circa le problematiche che interessano il territorio cavese, in particolare le sue numerose frazioni.
“E’ pur vero che investimenti carenti di risorse fanno sì che queste zone rimangano abbandonate, – prosegue la nota stampa – ma ciò non e più tollerabile, sia per lavori di manutenzione eseguiti in modo superficiale che per la mancanza di controlli. Non parliamo di finanziamenti a pioggia, ma di qualche intervento di manutenzione straordinario che in alcune zone è urgente in seguito ad anni di abbandono. I residenti delle frazioni non devono sentirsi estranei ai cittadini residenti nel centro della città perchè sia le periferie che le frazioni sono luoghi che interagiscono tra loro e il centro storico”.
Vitale e Ferrara segnalano che sia via Giuseppe Trara Genoino che via Antonio Adinolfi, frazioni di Santa Lucia, versano in condizioni pietose; il manto stradale è dissestato in via Michele Baldi dove da tempo si guida a sinistra come in Inghilterra poiché, visti i gravi danni al manto stradale, gli automobilisti per evitare danni alle proprie vetture mettono a rischio l’incolumità fisica di chi proviene dal senso opposto e la propria.
In località Bagnara fanno presenti alcune voragini stanno rendendo snervante e intollerabile il percorso della strada mentre la griglia della raccolta delle acque piovane e pericolante. In località Citola,nei pressi del ponte, in seguito all’effetuazione di lavori di regimazione delle acque piovane del vallone Bagnara, il parapetto del ponte è stato lasciato sbarrato con il rischio che automobilisti, motociclisti e ciclisti rischino di precipitare. In via Costa, Caselle Inferiore, dopo i lavori della fibra ottica la strada si presenta con manto stradale dissestato.
“E’ pur vero che tale servizi vanno a migliorare la qualità della vita dei cittadini – spiega il Comitato – ma i lavori per la loro fruizione non devono creare ulteriori disservizi all’utenza e, paradossalmente, peggiorarla. Bisogna predisporre un tappetino di asfalto, senza contare che le griglie delle acque piovane hanno bisogno di manutenzione poiché sono piene e intasate di detriti. In via Maggiore, Caselle Inferiori, le cunette delle acque piovane sono aperte e pericolose; in località Santa Rosa, via Sedullio Brazzini, la conformazione avvallata della strada e della griglia delle acque piovane da tempo provoca danni alle vetture che la percorrono. In ultimo il paradosso in via Starza dove, in seguito alle piogge cadute a metà settembre, il manto stradale e il tratto fognario era stato gravemente danneggiato e, nonostante siano stati effettuati lavori di ripristino e manutenzione, questa notte la pioggia ha danneggiato di nuovo il tratto interessato dai lavori”.
Insomma, il Comitato “Non solo Monticelli” ha tracciato una mappatura dettagliata di alcune criticità che riguardano alcune frazioni cavesi e il quadro che ne esce è davvero desolante. A vede certe strade sembra di trovarsi in un campo minato o nelle periferie di alcune città martoriate del Medioriente, non di certo in una civile cittadina europea.