Cava de’ Tirreni, i sindacati CGIL UIL e CSA pronti a confrontarsi con l’Amministrazione Servalli
E' quanto fanno sapere con un comunicato stampa le organizzazioni sindacali CGIL, UIL e CSA
“Comunichiamo che il Comune di Cava de’ Tirreni, riscontrando la richiesta di confronto delle scriventi OO.SS., ha preannunciato la convocazione di specifica riunione per il giorno 7 dicembre p.v. per la discussione della riorganizzazione dei servizi comunali, nonché per il regolamento dell’Elevata Qualificazione”.
E’ quanto fanno sapere con un comunicato stampa le organizzazioni sindacali CGIL, UIL e CSA.
“E’ noto che l’Ente ha deciso di ridurre il numero delle Elevate Qualificazioni, già posizioni organizzative -scrivono le tre organizzazioni sindacali- e che, né il Sindaco né la sua maggioranza, hanno preso posizione contro gli attacchi a ciò strumentali formulati in Consiglio Comunale da Consiglieri di maggioranza. E’ altrettanto noto che noi esprimiamo forte dissenso su una decisione che pare assunta non per l’efficientamento dei servizi comunali ma nell’ ottica di tagli lineari finalizzati alla mera quadratura del bilancio, risparmi che dall’anno prossimo saranno caricati come onere per intero su tutti i lavoratori comunali”.
“Da pochi giorni -si legge ancora- abbiamo chiuso il decentrato per l’anno 2023, che, anche per la necessità e l’opportunità di assicurare ai lavoratori l’accesso a tutte le voci salariali, ha visto la condivisione finale da parte di tutte le OO.SS. CGIL, CISL, UIL e CSA, pur con i dovuti distinguo, chiaramente desumibili dal verbale che attendiamo ricevere da parte datoriale. Abbiamo portato a quel tavolo il nostro contributo, le nostre proposte e le nostre riflessioni”.
“Riflessioni che abbiamo condiviso con i lavoratori nell’assemblea della settimana scorsa e che riguardano in massima parte la preoccupazione per il futuro dei servizi comunali -prosegue la nota- soprattutto in relazione alla mancanza di personale che quei servizi dovrebbe garantire e in relazione ad una riorganizzazione che dovrebbe invece realizzarsi intorno al progetto di rendere la macchina comunale più efficiente ed efficace. Tutto questo non può avvenire se la messa in sicurezza dei lavoratori, delle condizioni di lavoro, della tutela salariale e, cosa più importante, dei servizi alla cittadinanza, non costituiscono la base progettuale della riorganizzazione”.
“Siamo pertanto disponibili ad un confronto serio, costruttivo, leale, propositivo -affermano i sindacati- ci dissociamo da proclami mediatici che rimangono tali e che mortificano la cittadinanza prima che il personale comunale e siamo convinti che l’ unità sindacale riuscirà a determinare un risultato positivo per la collettività”.
“Ci piace ricordare che, pur nella diversità di opinione, l’unità sindacale sul tavolo di contrattazione con parte datoriale -concludono- ci vede vincenti e noi come serie OO.SS.sul tavolo di trattative garantiremo sempre, con equilibrio e buon senso, l’interesse sovraordinato dei lavoratori e della collettività rispetto all’interesse di parte.