Cava de’ Tirreni, grave episodio di violenza stamani a Palazzo di Città: una donna aggredisce un’assistente sociale
L’episodio si è verificato nella mattinata di oggi verso le 9,30 nei corridoi del Municipio. Una donna in evidente stato di alterazione
Aggressione ai danni di una dipendente del Piano di Zona, un’assistente sociale che si occupa dei minori, questa mattina al Comune di Cava de’ Tirreni dove hanno sede gli uffici dell’assistenza sociale.
L’episodio si è verificato nella mattinata di oggi verso le 9,30 nei corridoi del Municipio. Una donna in evidente stato di alterazione gridava che erano tre anni che non le facevano vedere il figlio (c’è provvedimento del tribunale) e ha assalito con violenza la dottoressa A.P. prendendola a pugni in faccia.
I colleghi, sentite le urla, sono accorsi a vedere cosa stesse succedendo e a prestarle il primo soccorso in attesa dell’arrivo dei paramedici che l’hanno portata al Pronto Soccorso del Civico Ospedale metelliano dove è stata sottoposta a una Tac. L’assistente sociale era stesa a terra, cosciente con un evidente ematoma sulla fronte e uno allo zigomo; a salvarla dalla furia dell’assalitrice è stato il pronto intervento di un altro utente lì presente dato che oggi era giorno di ricevimento al pubblico.
Sul posto sono giunti gli uomini della Polizia Locale e della Polizia di Stato che hanno interrogato i testimoni. La donna che si è resa protagonista di questo atto di violenza, e che nel frattempo era tranquillamente andata via dal portone principale del Comune, è stata individuata ed è stata esposta denuncia nei suoi riguardi.
Poco fa l’assistente sociale è stata dimessa dall’Ospedale dove le è stata riscontrato un trauma cranico.
L’edificio che ospita gli uffici comunali è privo di qualsivoglia sistema di controllo degli accessi, oltre al gabbiotto degli uscieri comunali che quotidianamente svolgono il loro lavoro, ma occorrerebbero sicuramente dei servizi di sicurezza interni che fungano da ulteriore filtro. Il problema è noto da tempo. A ciò si aggiunga che personale è scarso e fatica a ottemperare all’ingente mole di lavoro di cui è sovraccaricato; era sicuramente molto più decorosa sia per i cittadini che per gli impiegati del Piano di Zona la sede in viale Marconi, ma tant’è, sono state prese decisioni in nome dell’efficienza che si sono rivelate infelici.
Ad ogni modo, al di là di tutto questo, è evidente che il lavoro delle assistenti sociali mai come in questo momento è particolarmente difficile e delicato, oltre che rischioso, dovendo spesso contrastare le tante, troppe situazioni di disagio a “mani nude”. Sono, infatti, le più esposte, vivono ogni giorno nella trincea del disagio. Forse solo per questo il loro lavoro meriterebbe assai più attenzione e rispetto da parte della politica.
Dell’accaduto sono stati nel frattempo informati i sindacati della Uil e della Cgil.