Cava de’ Tirreni, Fabio Siani apre il movimento Adesso Cava! alle forze politiche: “Possiamo scrivere insieme la storia della città”
Siamo pronti a governare la città. Abbiamo uomini, donne e idee. Siamo pronti a confrontarci e sederci al tavolo con chiunque mette al bando le vecchie logiche. Siamo pronti a scrivere il programma

Sono intervenuti Alfonso De Stefano, già Segretario Generale di Enti Locali sul tema “Rapporti tra Politica e Dirigenza per un amministrazione virtuosa”, Maria Catarozzo, assessore con deleghe al bilancio, ai tributi, alle partecipate e alla valorizzazione del patrimonio del Comune di Battipaglia sul focus “Risanare il bilancio”, Vincenzo Lampis, responsabile politico di Adesso Cava! sul dibattito “La Politica da rifondare”. Ha concluso l’incontro Fabio Siani, cofondatore di Adesso Cava!
Sgombriamo subito il campo dai dubbi e diciamo che Fabio Siani non si è candidato a sindaco. Almeno per ora. In molti pensavano che quella di ieri sera sarebbe stata l’occasione per ufficializzare la sua uscita pubblica nell’agone politico metelliano, soprattutto dopo la candidatura, avvenuta poche settimane fa, da parte del centrodestra cittadino del consigliere comunale Raffaele Giordano quale loro candidato sindaco.
Vincenzo Lampis, che ha preso per primo la parola, ha spiegato che il movimento è alternativo sia alla attuale maggioranza amministrativa che all’opposizione rea di replicare azioni politiche già proposte in passato. “C’è bisogno di discontinuità – ha dichiarato – e di scrivere delle regole condivise a cui seguirà la redazione di un programma che non sia un libro dei sogni e, in seguito, formare la classe dirigente che dovrà realizzare quel programma. Il candidato sindaco sarà chi saprà rappresentare meglio la sintesi e incarnare l’idea di amministratore che uscirà dal tavolo per dare a Cava un futuro all’altezza del suo passato”.
Dopo gli interventi tecnici degli altri due ospiti protagonisti della serata, Fabio Siani ha preso la parola e si è rivolto in maniera ferma e sicura alla platea: “Ritengo che Cava e i cavesi per riappropriarsi del loro futuro debbano scrivere le regole di un progetto nuovo basato su competenza e merito. Il nostro movimento ha l’obiettivo di creare una rottura netta col passato. Una frattura non fine a sé stessa e per dragare qualche voto da una parte all’altra, bensì per presentare alla città una classe dirigente di spessore e per ridarle l’anima che ha perso”.
“Dobbiamo avere il coraggio – ha proseguito – di puntare con convinzione a un cambiamento politico e amministrativo. È necessario, per ottenere questo, che si affermi il concetto di discontinuità, senza perdere di vista la sensibilità politica e la competenza. Se così non è, la politica diventa personalismo, egoismo”.
Non è mancata una stoccata al nostro giornale, in particolare a un articolo in cui il direttore lo incitava a spiegare che cosa voleva fare da grande, come Siani ha ricordato dal palco: “Siamo pronti a governare la città. Abbiamo uomini, donne e idee. Siamo pronti a confrontarci e sederci al tavolo con chiunque mette al bando le vecchie logiche. Siamo pronti a scrivere il programma, ma a condizione che prima si scrivano le regole e poi, in seguito, si deciderà il candidato sindaco. Deve risvegliarsi in noi la cavesità che si è sbiadita se vogliamo recuperare il terreno perso con i Comuni viciniori negli ultimi anni”.
Un messaggio di apertura al dialogo, dunque, quello di Fabio Siani, rivolto ai partiti, ai movimenti civici e ai cavesi sull’onda del leitmotiv che è necessario un atto di coraggio da parte di tutti, soprattutto da parte delle forze politiche storiche.
“Faccio un invito ai cittadini – ha concluso – affinché si facciano coinvolgere in questo progetto così come anche la classe produttiva. Ci vuole un cambiamento radicale a partire dalla formazione delle liste elettorali. Invito i partiti e i movimenti civici: se condividete queste regole, possiamo scrivere insieme la storia della città. Dobbiamo mettere gli elettori nelle condizioni di poter eleggere il meglio. Adesso Cava è il movimento giusto per chi non intende arrendersi e rassegnarsi”.