scritto da Pasquale Petrillo - 26 Aprile 2023 18:12

Cava de’ Tirreni, Casa Serena e dintorni: non ci resta che piangere

La verità è che la casa di riposo comunale chiude perché bisogna far quadrare i conti in rosso del nostro Comune. Da qui l'esigenza di

La chiusura della casa di riposo Casa Serena è l’ultimo disastro, solo in ordine cronologico, che l’Amministrazione comunale del sindaco Servalli “regala” alla città.

Inutile che da Palazzo di Città cerchino di indorare la pillola, accampando le più articolate ragioni tecniche.

La verità è che la casa di riposo comunale chiude perché bisogna far quadrare i conti in rosso del nostro Comune. Da qui l’esigenza di vendere l’immobile che la ospita.

A ciò si aggiunge l’insensibilità di un’Amministrazione comunale che non ha cuore i più disagiati. E gli anziani sono fra questi. Anzi, in assoluto sono tra i più deboli.

C’è di più. Forse ricordiamo male, ma l’immobile che si vuole ora vendere non è una donazione dell’Ordine di Malta con le finalità proprio sociosanitarie ed assistenziali? E con questo presupposto come può essere venduto l’immobile?

Ad ogni modo, oggi non è questo il problema.

L’attuale Amministrazione comunale, purtroppo, vive alla giornata. Le preoccupazioni dei nostri amministratori comunali sono sostanzialmente due. Tirare a campare per arrivare fino alla conclusione del mandato restando saldamente incollati alle poltrone. Cercare di ripianare in qualsiasi modo i buchi di bilancio.

Per il resto, il disinteresse è completo. Non hanno un progetto di città. Spendono i quattrini di pubblici finanziamenti per opere pubbliche discutibili o comunque di scarsa o nessuna ricaduta sull’economia cittadina. Dal museo della ceramica all’eremo di San Martino. Per non parlare della realizzazione dei parchi urbani, di cui ci si riempie la bocca, ma che una volta inaugurati quasi sicuramente saranno lasciati all’incuria. E il nostro Comune non ha i quattrini neanche per tagliare le erbacce dalle strade, figurarsi la cura, la manutenzione e la custodia di un parco urbano. Sì, perché vengono messe in cantiere opere senza preoccuparsi della loro successiva gestione e dei relativi costi.

D’altra parte, l’ex Mediateca lo testimonia.

E, purtroppo, così facendo questi signori aggiungono altri danni a quelli già arrecati.

Il tutto nel silenzio pressoché totale della città. Per non parlare dell’opposizione. Fiacca, deludente, distratta, impalpabile.

Non ci resta che piangere.

 

P.S.: Venduta finalmente stamattina l’ex Cofima, alcune considerazioni a volo al riguardo.

La prima, è una buona notizia, dopo che la precedente Amministrazione comunale Galdi aveva deliberato il suo sciagurato acquisto.

La seconda, a vendere è l’unica cosa che riesce abbastanza bene a Servalli e soci, in questo caso ci è andata bene.

La terza, dopo la vendita dell’ex Cofima e degli altri beni comunali, nonché dopo l’annuncio di un improbabile ritrovamento di un tesoretto di 18 milioni, il bilancio comunale dovrebbe, almeno sulla carta, essere meno disastrato. Se così sarà, i cittadini cavesi avranno qualche minimo beneficio?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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