scritto da Redazione Ulisseonline - 31 Maggio 2017 16:46

Amalfi, venerdì sera sarà ricordato Gaetano Afeltra dedicandogli un supportico e in un convegno con Ferruccio de Bortoli

Amalfi ha da sempre avuto la sensibilità di ricordare gli ospiti illustri che hanno contribuito a farla conoscere in tutto il mondo, tra questi basta ricordare S. Francesco d’Assisi, Henrik Ibsen, Riccardo Wagner, Renato Fucino (Largo Piccomini), Giovanni Ansaldo e più recente negli anni la lapide sita alla Porta della Marina  che riporta i versi di Carlo Nazzaro, condirettore  del Roma di Napoli che  recita “Amalfi nome forte e gentile che solcasti i mari che nuovi mari conquistasti alla fede e alla Patria”.

A 12 anni dalla scomparsa di Gaetano Afeltra, avvenuta a Milano il 9 ottobre 2005, Amalfi  per l’opera dell’a civica Amministrazione Comunale e del sindaco Daniele Milano ricorda il suo illustre concittadino. il prossimo venerdì 2 giugno, cambiando il proprio assetto toponomastico, sostituendo l’attuale “Supportico dei Ferrari” in “Supportico Gaetano Afeltra”.

”Un atto dovuto ad un giornalista-scrittore che in Amalfi si riconobbe ed anche quando ricopri ruoli importantissimi nel giornalismo milanese e nazionale, mai dimenticò di essere figlio di una terra generosa e fiera che gli aveva dato i natali.  Chi non ricorda le sue presenza al Bar Savoia, dove don Gaetano così come lo chiamavano affettuosamente i suoi concittadini,  passava ore a discutere ora con la gente, ora con la redazione del Corriere  a Milano. L’evento atteso da tutta la Costa avrà sicuramente riflessi ed eco sulla stampa nazionale e locale, si svolgerà in due tempi, alle ore 18.30, sarà scoperta la lapide, mentre alle ore 19.15 presso l’Arsenale della Repubblica si terrà un incontro pubblico condotto dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli che intervisterà Ferruccio de Bortoli già direttore del Corriere della Sera sul tema “Amalfi e il Corriere: I due amori di Gaetano Afeltra”.

Sigismondo Nastri, giornalista e amico di don Gaetano, testimonierà con racconti ed aneddoti la sua lunga amicizia  iniziata da ragazzo e coltivata fino all’ultimo. La perla della Costiera vivrà così un momento  significativo per i tanti che hanno conosciuto  il grande giornalista e che l’hanno voluto bene ed apprezzato per l’alto ingegno e generosità. L’unico rammarico, per chi ha molto amato la sua scrittura  e  la sua intelligenza, è che la sua preziosa biblioteca non ha trovato ad Amalfi una sua degna collocazione. Peccato, è stata un’occasione persa per la città.

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