Sacchi neri che contengono lo sfalcio dell’erba e altri sacchi trasparenti riempiti a loro volta di buste di carta dal contenuto non meglio identificato.
La scena si presentava l’altro ieri ai bagnanti ed ai turisti che affollavano Marina di Vietri sul Mare, non appena il lungomare si apre alla vista, proprio vicino alla foce del Bonea.
L’insieme, però al di là di cosa sia composto, conferisce l’immagine di un degrado poco consono al centro costiero. Il tutto a poche decine di metri dalla spiaggia, e proprio di fronte ad un grazioso baretto che invece cerca di dare una cornice decisamente diversa al luogo: tavolini e ombrelloni bianchi, pulizia e cura, graziose fioriere a delimitare l’area.
La zona, rimasta incompiuta dopo il restyling urbanistico della Marina, si presenta come un grosso rettangolo in cemento, inutilizzato ed ora trasformato, si spera occasionalmente, in discarica, al confine con il nuovo campo di calcetto.
Insomma, il bello e definito che si alterna a macchia di leopardo con la trascuratezza e l’abbandono.