Chiusura periodica dell’A3 Tratto Cava-Salerno… Quali vantaggi per Cava?
Riceviamo e pubblichiamo
Viene da chiedersi: ma Cava dei Tirreni, come sembra facciano fanno altri comuni con Anas, rivendica dalla societa autostrade meridionali, gestore della tratta autostradale A3 Napoli-Salerno, il riconoscimenro di misure di compensazione ambientale od oneri connessi agli incrementi di polveri sottili ed al maggiore utilizzo della viabilità urbana per effetto delle ricorrenti chiusure disposte dal concessionario per lavori di manutenzione e messa in sicurezza dell’autostrada?
Possibile che la società autostrade meridionali e per essa il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, quale Ente proprietario della infrastruttura, possano disporre autonomamente della chiusura del tratto autostradale in questione senza il preventivo assenso, anche a titolo oneroso, da parte della Amministrazione comunale?
Possibile che Cava non abbia un protocollo di intesa che, nel disciplinare eventuali utilizzi della viabilita urbana connessi alla chiusura della tratta autostradale, prevedano per Cava, oneri ovvero forme di ristoro equivalente quai ad esempio periodi di momentanea sospensione del pedaggio del transito nella tratta autostradale Cava – Salerno; unica misura efficace per alleggerire il traffico della SS18 nei giorni critici che siano quelli estivi oppure quelli in concomitanza di lavori sulla SS18 come qurllo recenti ove si stanno realizzando le vasche del parcheggio e a breve quelli di ripristino della rampa del sottovia?…
Viene da chiedersi:le ordinanze di chiusura autostradali vengono notificate al Comune di Cava, previa definizione di un piano di rimodulazione della viabilità urbana?
Ed ancora: l’Amministrazione comunale partecipa alla fase decisoria attraverso conferenza di servizi presso la Prefettura anche per poter programmare in anticipo e con impiego di uomini e mezzi della polizia locale misure di sicurezza connesse ai i maggiori flussi dirottati sulla viabilita cittadina?
Se così non fosse, e di questo si chiede conferma all’Amministrazione, vuol dire che subiamo, a differenza di altre Amministrazioni, passivamente decisioni di Enti terzi pur comportando tali provvedimenti unilaterali effetti negativi rilevanti sulla citta ed i suoi cittadini.
Nel caso specifico è evidente che i maggiori flussi viari di attraversamento, specie quelli pesanti, incidono sulla nostra viabilità urbana con un deterioramento del manto stradale della ex statale già dissestata oltre a determinare un sensibile peggioramento della qualità dell’aria, circostanza già più volte certificata dall’Arpac.
Tutto quanto, ripetiamo, senza poter beneficiare minimamente di misure compensative ovvero di oneri da reimpiegare, magari, per il rifacimento del manto stradale della ex statale 18 oggi di competenza comunale.
Una domanda che vale tutti la pena di porsi ed a cui appare opportuno e necessario a tutela della Città dare urgente risposta.
Diversamente sarebbe un danno per la città e l’Amministrazione ed una irragionevole soggiacenza nei confronti dell’ente concessionario che peraltro, giova precisarlo, incassa comunque la tariffa fino a Salerno pur facendo gravare gli oneri su Cava; come tuttora continua a fare dirottando sulla viabilità ordinaria i mezzi di portata superiore a 7,5 tonnellate dovuto alla permanenza del divieto di transito di tali mezzi sulla attuale tratta Cava-Salerno…
#CAVAMERITARISPETTO
ing. Massimo Mariconda