scritto da Pasquale Petrillo - 19 Gennaio 2025 14:59

Cava de’ Tirreni, al Comune servirà portare passione, competenza e impegno dopo i disastri di questi ultimi anni

E' giunta l'ora di cambiare registro. Indiscutibilmente e a prescindere di chi sarà chiamato a governare la nostra città

foto by luperman

E’ corposa e molto interessante l’intervista pubblicata oggi dal nostro giornale all’avvocato metelliano Marco Salerno.

Non mancano gli spunti di riflessioni. Anzi, sono pure troppi. Motivo per cui concentreremo la nostra attenzione solo su alcuni passaggi  per proporre ai nostri lettori alcune brevi considerazioni.

In primo luogo, ci sembra scontato soffermarci sui punti programmatici suggeriti dall’avvocato Salerno. Partendo dai conti pubblici da mettere in ordine e della messa a punto della macchina comunale, il nostro sviluppa una serie di temi da affrontare.

Ci piace, tuttavia, evidenziare il punto in cui sostiene che sia giunto «il momento di sviluppare un’adeguata politica culturale che sia in grado di incoraggiare la crescita dell’intera comunità». Mettendo poi il dito in una delle piaghe cittadine. «Non è accettabile -spiega- che una città come Cava debba avere un solo cinema e nemmeno un teatro in grado di ospitare eventi nazionali e internazionali». Infine, sempre sul tema cultura, come non porre l’attenzione su un altro passaggio. E’ quello in cui l’avvocato Salerno dichiara di coltivare un sogno. «Mi piacerebbe -afferma- che la biblioteca comunale rivivesse nella moderna impostazione e funzione, che ho riscontrato in alcune città italiane, come vero e proprio luogo di aggregazione…».

Inutile girarci attorno. Quali i più grandi fallimenti dell’Amministrazione Servalli? Facile. La totale assenza di una politica culturale insieme allo sfascio provocato nei servizi sociali compresi il Piano di Zona. Cultura e sociale per qualsiasi amministrazione di sinistra sono gli ambiti qualificati e distintivi. Non lo sono stati neanche lontanamente per Servalli e soci. Anzi, sono stati capaci di distruggere anche quello che c’era e che hanno ereditato dalle precedenti amministrazioni.

Veniamo ad alcuni passaggi dal carattere più squisitamente politico. Sono quelli in cui il nostro parla dei partiti, della società civile, del civismo.

Bene, l’avvocato Salerno assegna una centralità politica ai partiti. E fin qui nulla quaestio. E’ onesto anche quando parla del contributo della società civile ha dato alla politica cittadina. Ammette, infatti, che «non sempre e mai in misura adeguata. La cosiddetta società civile si è ritratta sovente dall’azione politica». Con altrettanta onestà, da buon avvocato difensore, rileva che «ad essa, però, possono essere riconosciute le circostanze attenuanti generiche». E ne spiega in modo convincente le ragioni.

Interessante e da approfondire le sue valutazioni sul civismo. A suo avviso «lo spazio per aggregazioni civiche, sebbene comunque importante per le realtà locali, oggi sia più ridotto per effetto della riappropriazione da parte dei partiti di entrambi gli schieramenti della centralità, negli anni passati smarrita».

E’ davvero così? Forse.

Certo, ogni realtà locale ha la sua specificità. Nella nostra città, ad esempio, indubbiamente, per ragioni facilmente intuibili, le formazioni politiche di centrodestra si sono di sicuro riappropriate del loro ruolo. Oddio, questo non vuol dire che devono chiudersi nel fortino. E, quindi, non dialogare con la società civile. Così come con quanti, per un motivo o per un altro, hanno a torto o a ragione rotto o si trovano a disagio con i riti e le liturgie dei partiti.

Nel centrosinistra, al momento, la situazione sembra molto diversa. Da un lato, in questo schieramento, i partiti sono per tradizione politicamente molto più centrali e penetranti. Dall’altro, però, il panorama è talmente pieno di macerie dopo questi ultimi cinque anni di devastazione per i disastri compiuti dall’Amministrazione Servalli. Per quest’ultimo motivo, ricostruire a sinistra una proposta politica decente sembra assai difficile.

Questo per dire che proprio il civismo potrebbe essere la carta vincente per uno schieramento, come quello di centrosinistra, oggi alla canna del gas.

Detto questo, i ragionamenti sviluppati in proposito dall’avvocato Salerno sono molto articolati e di spessore. Impossibile, quindi, trattarli compiutamente nelle poche righe di un commento come quello che stiamo proponendo ai nostri lettori.

Chiudiamo con lo slogan suggerito dal nostro: «passione, competenza e impegno». Ciò che è mancato del tutto, fatte pochissime e assai parziali eccezioni, agli attuali nostri amministratori in questi ultimi anni. Al contrario, i cavesi, hanno potuto assaggiare il peggio. Vale a dire tanta insensibilità e disinteresse, troppa ignavia e negligenza, infine, uno sconfortante pressappochismo e un dilettantismo elevato a sistema.

E’ giunta l’ora di cambiare registro. Indiscutibilmente e a prescindere di chi sarà chiamato a governare la nostra città.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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