scritto da Pasquale Petrillo - 28 Aprile 2019 09:00

Armando Lamberti, l’assessore che deve fare la differenza

«Il prof. Lamberti comincia a fare la differenza». E’ questo il primo commento di un nostro lettore all’articolo in cui, ad inizio settimana, davamo notizia della seduta consiliare dove il vicesindaco ed assessore alla cultura di Cava de’ Tirreni, Armando Lamberti, aveva tra l’altro annunciato la candidatura della nostra città a capitale della cultura italiana 2022.

Ma davvero Lamberti sta facendo la differenza? Forse, ma è troppo presto per dirlo. Non perché il nostro non abbia capacità e spessore per rappresentare un valore aggiunto per l’attuale maggioranza, ma semplicemente perché il tempo che ha avuto e che ha da qui alla conclusione della consiliatura, ovvero meno di un anno, è così ristretto che servirà quasi un miracolo.

Ad ogni modo, indubbiamente Lamberti si sta muovendo come un carro armato e con le idee chiare. Lo si capisce leggendo la sua corposa RELAZIONE STRATEGICA SULLA CULTURA, che qui alleghiamo integralmente.

E’ impossibile sintetizzarla in poche righe. In effetti, è una sorta di PUC, non in tema di urbanistica però, bensì un ambizioso Piano sulla Cultura. In pratica, un documento approfondito, organico, articolato e soprattutto impegnativo sulla cultura mai visto prima a Palazzo di Città. Si può anche non condividerlo, tuttavia, non si può non riconoscere lo sforzo compiuto e la centralità data alla cultura, vista anche e soprattutto come fattore di crescita e di sviluppo della città.

Un percorso indicato ma tutto da definire e al quale possono concorrere, oltre ad esperti e personalità nei diversi settori culturali a livello nazionale, quanti hanno a cuore le sorti della cultura nella nostra città, attraverso quelli che Lamberti ha chiamato gli Stati Generali della Cultura, convocati ogni sabato di maggio, a partire dall’11 maggio fino al primo sabato di giugno prossimo.

Una scommessa vera e propria, fino a quella più intrigante e complicata, ovvero candidare la città a capitale della cultura italiana 2022. Un obiettivo molto ambizioso, che potrebbe rivelarsi, inutile nasconderselo, un flop, ma anche un traguardo talmente concreto, alto ed entusiasmante che potrebbe risultare unificante per l’intera città.

E di questo ne è consapevole proprio Armando Lamberti che nel suo discorso in Consiglio comunale ha tenuto a precisare che «non si può non tenere alta l’asticella degli obiettivi da conseguire se vogliamo imprimere un incisivo e decisivo cambio di passo in un campo così particolare come quello culturale; non si può creare un favorevole clima di collaborazione e di entusiasmo se non ci poniamo un obiettivo ambizioso, ma anche tanto significativo, prestigioso ed impegnativo, da essere incontestabile se non proprio condiviso; non si può chiedere ai vari protagonisti della vita culturale cittadina di porsi in rete e di interagire anche nella prospettiva della implementazione di iniziative più complesse e articolate, se non vi è un traguardo comune alto e suggestivo».

Insomma, da questo punto di vista, il sindaco Servalli con l’assessore Lamberti di sicuro tenta di imprimere un cambio di passo alla sua Amministrazione che non ha particolarmente brillato in questi quattro anni. Forse è troppo tardi per farlo, ma bisogna dare atto che almeno il tentativo lo si sta facendo.

Certo, c’è poco da illudersi. In fondo, in un anno cosa si potrà mai fare se non dare, ci auguriamo, dei segnali forti in termini di impostazione progettuale e soprattutto un deciso cambio di passo e di gestione partendo dalla cultura?

Purtroppo, spiace dirlo, tutto gioca contro l’attivismo e la buona volontà di Armando Lamberti. I quattrini sono pochi, il tempo a disposizione ristretto, troppi invece i protagonisti locali nel settore da mettere in sinergia tra di loro, ma forse l’handicap più consistente potrebbe rivelarsi quello di non avere in toto il sostegno convinto (che per ora c’è) della maggioranza.

Stiamo a vedere cosa succederà. Molto dipenderà dal sindaco Servalli, inutile negarlo. La scommessa di Lamberti, infatti, è soprattutto quella del primo cittadino. Se Lamberti viene fermato o fatto andare fuori strada, il fallimento sarà prima di tutto di Servalli.

In conclusione, il sindaco Servalli dovrà per forza di cose augurarsi ed adoperarsi affinché davvero Lamberti faccia la differenza.

Gli utili, in particolare quelli elettorali, saranno soprattutto incassati da Servalli per la sua riconferma a primo cittadino.

E la cosa, per lui, non è per nulla di poco conto.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Armando Lamberti, l’assessore che deve fare la differenza”

  1. Solo le persone che pensano in grande possono raggiungere grandi obiettivi. È vero il tempo ha il suo tempo però quando l’obiettivo è ben programmato nella mente anche il tempo è alleato affinché esso possa essere raggiunto. Complimenti ed auguri al Grande Professore affinché il suo progetto con la forza del suo carattere possa raggiungerlo è dare alla città questo grande onore di civiltà e di cultura.

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