Da ieri è operativa anche in Italia la normativa Ue su riposi e orari di lavoro di medici e infermieri.
Le ore massime di lavoro settimanale saranno 48, con turni lunghi al massimo 13 ore e 11 ore di riposo minimo garantito. Il passaggio di consegne è avvenuto a seguito dell’applicazione di una norma risalente al 2003 ma mai applicata dal nostro Paese, che ora si è adeguato al resto d’Europa.
Meno ore di lavoro per i medici: ma i problemi aumenteranno per gli ospedali italiani
La riduzione dei carichi di lavoro dovrebbe portare a un’assistenza migliore nei confronti dei pazienti, grazie a medici meno stressati dai turni. Molti ospedali, tuttavia, potrebbero trovarsi in difficoltà a causa delle difficoltà di organico imposte dal blocco del turn-over nelle assunzioni.
La situazione potrebbe risultare particolarmente drammatica in Regioni che si trovano a far fronte a piani di rientro finanziari. Si parla, in particolare, di Lazio, Campania, Molise e Calabria.
“Il presidente De Luca non consenta al governo Renzi e alla sua maggioranza Pd di abbandonare la sanità salernitana”. È quanto dichiara in proposito Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale.
“Un settore allo sfascio – spiega – per effetto del combinato disposto delle norme europee sugli straordinari e il blocco del turn over del governo che impedisce l’assunzione di medici e infermieri in sostituzione di quelli che vanno in pensione”.
“De Luca – conclude Cirielli – dia un segnale concreto. Con la sanità non si gioca. Non permetta a Renzi di decretare la fine del diritto alla salute delle nostre comunità”.
“Da ieri – interviene il deputato del Pd Simone Valiante- negli ospedali della Campania inizia una difficilissima situazione di turni da gestire senza poter utilizzare molte ore di straordinari da parte dei medici e degli infermieri. Avevamo già avvisato del pericolo che avrebbe comportato l’adozione di una direttiva europea del 2003 che stabilisce i nuovi orari di lavoro. Ci sono strutture sanitarie che rischiano il dimezzamento del personale sanitario, soprattutto in quelle zone del Mezzogiorno gia’ fortemente penalizzate”.
“Sull’argomento- -continua Valiante- assieme all’onorevole Donata Lenzi,capogruppo in Commissione Affari sociali, il 5 novembre scorso, ho presentato un’interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Ma non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta dal Governo. Abbiamo sollecitato, in tal senso, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca affinché si prendano iniziative nell’ambito delle competenze della Conferenza Stato Regioni”.