LA FINESTRA SUL CORTILE I bocconi amari del consigliere comunale Enrico Farano
Ci ha messo un bel po’ di tempo ma alla fine il consigliere comunale Enrico Farano ce l’ha fatta a decidersi e a passare nei socialisti. Era ormai da mesi che veniva dato per imminente questo passaggio, sempre nell’ambito della maggioranza, ma per convincersi Farano ha dovuto ingoiare più di un boccone amaro.
Non a caso, è l’unico di questa Amministrazione comunale guidata dal sindaco Servalli che si è trovato costretto a lasciare una delega, quella alla Polizia municipale, passata poi ad un altro consigliere, forse più autorevole ma soprattutto protetto da un partito.
Insomma, Enrico Farano è stato l’unico in maggioranza a subire una mortificazione politica. Da Servalli, poi, il che è tutto dire, visto che il primo cittadino ha una pazienza quasi senza limiti e una disponibilità invidiabile.
E’ vero, Farano non ha brillato e non ha lasciato segni particolari al Comando di Polizia municipale, ma nella compagine amministrativa di Servalli c’è chi di sicuro ha fatto e sta facendo assai peggio, anche e soprattutto come assessore altro che come semplice consigliere comunale.
In altre parole, in questi ultimi mesi Farano ha dato prova non solo di essere un brav’uomo, ma anche di buon incassatore.
Alla fine, però, ha rotto gli indugi e pur restando in maggioranza ha preferito accasarsi in un partito, il PSI, che ha nel suo leader locale, il giovane e vivace Enzo Maraio, un punto di riferimento forte e sicuro. D’altra parte, tra tante mezze figure che affollano il panorama politico, il consigliere regionale Maraio è uno dei pochi che la politica non solo la mastica alla perfezione, ma la fa ventiquattro ore al giorno per trecentosessantacinque giorni all’anno. Una garanzia per chi politicamente vuole crescere o almeno sopravvivere in modo dignitoso.
Immaginiamo, però, che per Farano non sarà facile togliersi l’amaro di bocca. Per lui, ma forse anche per qualche altro consigliere, l’idillio politico iniziale è solo ormai un pallido ricordo. Insomma, certe ferite, in qualche caso vere e proprie fratture, non sarà facile superarle.
In conclusione, quel che appare un banale spostamento, un semplice assestamento, potrebbe essere la spia di qualcosa di più consistente.
Le frane, in fondo, anche le più rovinose, a volte principiano con il cedimento di una modesta, all’apparenza insignificante zolla di terreno. (foto Gabriele Durante)