scritto da Pasquale Petrillo - 31 Maggio 2017 11:59

LA FINESTRA SUL CORTILE Forza Italia e l’ipocrisia sull’accoglienza dei migranti

Sui muri della città da qualche giorno campeggia un manifesto del coordinamento cavese di Forza Italia. Il testo è di poche battute, com’è giusto che sia: «Forza Italia Cava dice no all’ipocrisia sull’accoglienza degli immigrati».

Testo breve, dicevamo, ma in quanto a chiarezza lascia un po’ a desiderare. Ci spieghiamo: ma gli azzurri metelliani sono contro l’ipocrisia dell’accoglienza che sarà fatta a Cava, o sono proprio sic e simpliciter contro l’immigrazione? La questione non è affatto speciosa, ma, al contrario, assai di sostanza tanto da fare, eccome, la differenza sulla reale posizione politica di Forza Italia sull’argomento.

Per com’è scritto, infatti, si potrebbe pensare che sull’accoglienza dei migranti gli azzurri metelliani non hanno nulla da obiettare, bensì contestano e denunciano l’ipocrisia di come viene nei fatti realizzata a livello nazionale e quindi come sarà realizzata anche a Cava. Insomma, che l’accoglienza sottende gli affari, il flusso di danaro che in tanti sono interessati ad intercettare. Da qui l’ipocrisia di chi governa e sovrintende la gestione dell’accoglienza. In altre parole, circoscrivendo il fenomeno a Cava, gli azzurri rinfacciano l’ipocrisia al sindaco Servalli & C. Se così è, per maggiore comprensibilità, sul manifesto si poteva e doveva scrivere «Forza Italia Cava dice no all’ipocrisia dell’Amministrazione Servalli sull’accoglienza degli immigrati». Non ci sarebbero stato così dubbi sul fatto che l’obiettivo del manifesto erano Servalli e soci e non gli immigrati.

Potrebbe essere, invece, che il manifesto di Forza Italia voglia esprimere la disapprovazione piena per l’accoglienza degli immigrati che, nella città metelliana, sarà gestita, ovviamente, dall’attuale Amministrazione comunale. In questo caso, allora, bastava scrivere con immediatezza ed estrema logicità: «Forza Italia Cava dice no all’accoglienza degli immigrati». Ciò non impediva di attribuire la responsabilità dell’accoglienza a Servalli e alla sua maggioranza, ma era fuori dubbio che gli azzurri cavesi erano contro l’accoglienza dei migranti e basta, a prescindere.

Molto probabilmente, il testo utilizzato dagli azzurri cavese è non solo una sottigliezza linguistica ma anche e soprattutto una trovata, uno stratagemma politico, culturale ed ideologico, per salvare capra e cavoli. In altre parole, da un lato cavalcare la tigre non perdendo la ghiotta occasione di rimarcare la propria presenza su un tema facile facile, particolarmente sensibile e di estrema attualità, com’è quello dell’invasione dei migranti, solleticando così a buon mercato le paure della gente. Dall’altro, trovare una formula espressiva per non affermare in modo palese -evitando così di trovarsi in difficoltà con quanti pur simpatizzando per Forza Italia provengono dal mondo cattolico o anche radicale e socialista e quindi sensibili a certe problematiche- di essere con nettezza contrari all’accoglienza, ma solo all’ipocrisia, che pure indiscutibilmente c’è in diversi contesti e situazioni.

Insomma, una furbata. E se quest’ultima è la vera ratio del manifesto, allora chapeau agli autori. Detto ciò, in ogni caso, non si riesce a capire quale sia davvero la posizione politica degli azzurri cavesi in tema di accoglienza dei migranti, a prescindere da Servalli, dal Pd e da questa maggioranza che governa Cava. E non si comprende neanche quale sia il livello di sintonia sull’argomento all’interno del partito e tra quest’ultimo e il rappresentante in Consiglio.

Sul tema, dunque, resta l’incertezza, l’ambiguità. In politica, ciò non è una novità e, per certi aspetti, è finanche comprensibile e giustificabile. L’unico vero problema è che sull’ambiguità delle posizioni politiche è difficile costruire o contribuire a costruire un’alternativa di governo all’attuale Amministrazione comunale.

Certe scelte, Forza Italia dovrà pure farle. E dire da che parte sta. E non solo a Cava.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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