scritto da Pasquale Petrillo - 09 Giugno 2017 11:25

LA FINESTRA SUL CORTILE Enrico Bastolla, l’assessore multitasking del sindaco Servalli

La vicenda dell’assessore Bastolla, diciamoci la verità, fa un po’ tenerezza. Prima firma il decreto che gli assegna deleghe diverse da quelle avute in precedenza, poi ci ripensa, si imbufalisce, protesta  e mette il broncio. Un po’ come quei bambini capricciosi cui tolgono il giocattolo preferito e gliene danno un altro: strilli, strepiti, ripicche. Certo, è anche un po’ surreale e infantile per certi versi, ma comunque non ci riesce di ritenere il comportamento di Bastolla una stramberia.

Il motivo? Beh, la sensazione di sentirsi declassato, un po’ piccolo e nero come Calimero, è comprensibile che Bastolla l’abbia provata. E’ l’unico, tutto sommato, che in due anni ha cambiato tre assessorati. E’ difficile non sentirsi bocciato e quel che peggio è arduo far pensare diversamente all’opinione pubblica.

La vicenda, però, potrebbe essere vista anche in una prospettiva del tutto diversa. Nel calcio, tanto per fare un esempio, si parla di giocatore duttile quando un calciatore è capace di coprire più ruoli: un mediano che riesce a fare pure il terzino di fascia o la mezzala, e in casi eccezionali sostituisce perfino il portiere. E ancora: in cucina, ambiente che ci è più familiare, il prezzemolo viene utilizzato un po’ dappertutto aggiungendo aromi alle  pietanze. Questo per dire che ci sono persone, e quindi politici, o nello specifico amministratori, capaci di coprire più ruoli e di aggiungere qualcosa all’incarico ricoperto. E Bastolla potrebbe essere uno di questi. Un giovane esponente politico multitasking: passare dal commercio ai lavori pubblici e poi ai servizi sociali senza problemi particolari e aggiungendoci qualcosa della propria personalità, cultura e sensibilità, né più né meno come il prezzemolo.

Noi riteniamo che sia questo il motivo che ha portato alla scelta del cambio di deleghe operate dal sindaco Servalli: non una bocciatura e neanche una promozione, ma semplicemente una ragione di funzionalità. In tutta onestà, e non per difendere il sindaco Servalli, che tutto ha bisogno fuorché del nostro sostegno, ma mettiamoci per un attimo nei suoi panni. Deve far entrare un nuovo assessore, con competenze, almeno sulla carta, assai specifiche e quindi per forza di cose non tali da potergli assegnare, almeno in teoria, le politiche sociali.

A chi dare quindi questa delega delicata, a maggior ragione dopo un assessore dimissionario, magari poco amato, ma di una certa caratura, e in ogni caso per un settore assai strategico soprattutto per un’amministrazione comunale di sinistra?

Vediamo un po’, poteva essere data a Polichetti? Per carità, non è campo suo. Al più avrebbe potuto organizzare una memorabile paraolimpiadi tra i comuni del Piano di Zona o uno sbalorditivo torneo di scopone per anziani, ma non di più.

Al vice-sindaco Senatore? Macché, bravo ragazzo anche lui e pure altrettanto lavoratore, ma le politiche sociali richiedono uno spessore diverso e non, senza offesa per nessuno, un assessore-operaio.

A Salsano, allora? Peggio che andar di notte. E’ il migliore degli assessori di Servalli, ma buono per far quadrare il bilancio, e non altro. Il suo amore sono i numeri. Buon per lui.

E la Minieri? Professionista preparata e persona seria, stando a quanti la conoscono, ma le politiche sociali richiedono un assessore presente, in trincea, e non dover ricorrere a “Chi l’ha visto?”.

In conclusione, gira e rigira, il povero Servalli non poteva che rivolgersi a Bastolla, tappabuchi, multitasking o come diavolo si vuole, ma comunque l’unico cui chiedere di prendersi la delega alle politiche sociali.

Fossimo in Bastolla, a freddo, questa sarebbe la lettura che daremmo dell’accaduto. Forse è la più conveniente, ma anche la più onesta e veritiera. Non sta a noi dare consigli, ma a Bastolla ci permettiamo di suggerire di non pensarci più di tanto, di rompere gli indugi, di accettare e assolvere al meglio questo incarico. Sarebbe l’occasione per arricchirsi non solo culturalmente e amministrativamente, ma anche da un punto di vista umano e sociale. Con un po’ di umiltà e dedizione potrebbe avere risultati insperati. Può contare sul miglior dirigente che il Comune metelliano si ritrova. E avrebbe a disposizione personale sia comunale che del Piano di Zona assai qualificato e motivato. Gli basterebbe mettere la chiave nel cruscotto e accendere il motore.

Provare per credere.

Ci scommettiamo un semplice caffè assessore Bastolla?

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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