Il governatore della Campania Vincenzo De Luca assolto in appello: “Finito un calvario”
“Anni di pesante aggressione politica e mediatica per nulla. Anni di un calvario che avrebbe fatto scoppiare il cuore a chiunque. Ho retto per le profonde motivazioni ideali e morali, e per l’assoluta serenità della mia coscienza”.
Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha commentato ieri l’assoluzione dall’accusa di abuso di ufficio in Appello, «perché il fatto non sussiste», dopo due ore di camera di consiglio.
La sentenza del collegio giudicante presieduto da Michelangelo Russo è relativa al processo d’appello per la nomina di un project manager nell’ambito di un progetto per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno.
De Luca era stato condannato in primo grado a un anno con pena sospesa, ciò aveva fatto scattare la sospensione in base alla legge Severino, poi a sua volta sospesa dal Tribunale civile di Napoli in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale.
Nello stesso procedimento sono stati assolti anche gli altri due imputati, vale a dire il dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Salerno, Domenico Barletta, e il capo staff di De Luca all’epoca dei fatti, Alberto Di Lorenzo.
“Esprimo il mio rispetto per la magistratura -ha proseguito De Luca nella sua dichiarazione- la cui autonomia è un bene per i cittadini onesti e non un privilegio di alcuni. Il controllo di legalità nei confronti di chiunque è doveroso in democrazia”.
“Mi auguro che nel dibattito pubblico -ha concluso De Luca- si esaurisca la tendenza dilagante a calpestare con disinvoltura la dignità di persone e famiglie oltre le regole di uno Stato di diritto. Mi auguro che si affermi l’abitudine a confrontarsi civilmente, in un clima di rispetto reciproco. L’essere uomini è più importante delle bandiere di partito”.