scritto da Pasquale Petrillo - 22 Novembre 2020 16:44

Contagi e medicina sul territorio… sindaco Servalli pensaci tu!

foto tratta da profilo Fb

Ieri, in tarda mattinata, sono andato a curiosare al parcheggio di via Gramsci, dove operano i sanitari dell’Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA). C’erano alcune auto in fila. I sanitari con molta solerzia effettuavano i tamponi ai sospetti di contagio da coronavirus.

Non pioveva come i giorni precedenti, ma tirava un vento freddo. Viene da chiedersi, ma è mai possibile che questi poveri cristi devono lavorare per il bene della comunità in una situazione così precaria e difficile?

E, d’altro canto, l’inverno è ormai alle porte. Possibile che non si è trovato un sito migliore, più adatto per i mesi invernali? Qualcuno sui social ha suggerito, e mi pare una buona idea, il parcheggio sotterraneo della struttura mercatale di viale Marconi. Al coperto e dotato di due uscite. Sembra un’ottima idea e di certo la Metellia non fallirà se perderà i proventi della sosta in quell’area. Anzi, di sicuro il presidente Muoio e il personale della Metellia, sempre sensibili e disponibili per la comunità, non farebbero mancare neanche il loro apporto di vigilanza.

Il sindaco Servalli, a tal proposito, ha annunciato che un privato metterà nei prossimi giorni un proprio container. E’ già qualcosa, ma quella del parcheggio sotterraneo mercatale sembra di gran lunga più idonea. In ogni caso, possibile che sull’intero territorio comunale non si trovi qualcosa di meglio del sito di via Gramsci?

Questa vicenda, purtroppo, è l’ennesima riprova di come ci siamo preparati ad affrontare la seconda ondata di contagi di coronavirus. Da sempre, almeno da maggio, ci è sempre stato detto che da ottobre in poi dovevamo fare i conti con un forte ritorno di fiamma della pandemia.

Eppure ci siamo fatti trovare impreparati. A quanto sembra siamo il terzo paese nell’indice di letalità da Covid, e in in Italia si muore più che altrove, mentre per tutti i mesi estivi ci siamo baloccati con un  “modello italiano” virtuoso che in effetti non è mai esistito. Fatto sta che siamo ad un secondo lockdown anche se colorato e mascherato, ma rischiamo, finché non ci faremo il vaccino, di restare chiusi.

Si è fatto trovare ancora impreparato il Governo Conte. Si è fatta trovare impreparata la Campania del magnifico governatore De Luca. E’ affondata Napoli, guidata da un masaniello confuso ed inetto come il sindaco De Magistris.

Ci siamo fatti trovare impreparati nella nostra città.

Tanto impreparati da far lavorare in condizioni inaccettabili i sanitari dell’USCA in via Gramsci.

Tanto impreparati che il nostro Comune non è neanche capace di informare i suoi concittadini su quanti di loro risultano contagiati e, come fanno altri comuni limitrofi da Vietri sul Mare a  Pagani (non parliamo di Modena o Reggio Emilia), di dar conto quotidianamente del numero dei tamponi effettuati, dei nuovi contagiati e dei guariti.

Tanto impreparati da dover ringraziare la CGIL metelliana che sollecita, con una nota di fine ottobre, la “immediata attivazione sul territorio delle misure previste dal protocollo operativo per l’assistenza domiciliare per i sospetti o affetti da Covid 19”, sottoscritto addirittura lo scorso maggio tra ‘Unità di Crisi Regionale e i Direttori delle Asl. In altre parole, si sarebbe dovuta già da tempo creare una nuova organizzazione territoriale della medicina di base.

Tanto impreparati che restano lettera morta le due Aggregazioni Funzionali Territoriali, una per Cava Nord e l’altra per Cava Sud (sconosciute alla quasi totalità dei cittadini cavesi), che avrebbero dovuto svolgere, come denuncia nella sua nota la CGIL, proprio il ruolo di contenere la diffusione del Covid e soprattutto costituire un freno per l’ospedalizzazione dei malati da coronavirus.

La verità amara è che in questi ultimi mesi ancora una volta è emersa la totale inadeguatezza della medicina sul territorio: la grande assente ma soprattutto la grande malata dell’organizzazione sanitaria nel nostro Paese.

E allora? Adda passà ‘a nuttata, come recitava il grande Eudardo?

Certo, la nottata deve passare, e speriamo che passi presto, ma non si può restare con le braccia conserte.

Sarebbe auspicabile, doveroso ed essenziale che il sindaco Servalli, il quale per legge è la massima autorità sanitaria locale, si dia da fare, sia più incisivo e determinato rispetto all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Insomma, con tutto il rispetto, servono, ma a poco, predicozzi sui social, ordinanze di divieto e buoni sentimenti distribuiti con l’aspersorio dell’ovvietà.

La città ha bisogno di altro. Di decisioni, di azioni, di coordinamento, di fatti concreti. E, soprattutto, di anticipare, prevedere i problemi, le difficoltà, prima di esserne travolti ed agire in emergenza con l’emergenza. Mai come adesso, non fiori, ma opere di bene.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Una risposta a “Contagi e medicina sul territorio… sindaco Servalli pensaci tu!”

  1. Caro direttore,
    il lavoro del personale sanitario è encomiabile.
    Lo è altrettanto la pazienza dell’utenza che subisce ritardi e attese dovute esclusivamente alla disorganizzazione del servizio che regna sovrana.
    I dirigenti USCA in un paese civile andrebbero subito rimossi dall’incarico.

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