Cava de’ Tirreni, Luigi Petrone sulla Festa di Montecastello: “Comune e Comitato Montecastello incapaci e assenti, ma se vinciamo noi…”
Riceviamo e pubblichiamo
Le recenti polemiche che hanno riguardato i festeggiamenti di Montecastello, ovvero del SS. Sacramento, mi hanno indotto a delle riflessioni sul ruolo dell’Ente, della Diocesi, del Comune, dei Gruppi Pistonierie dei cittadini intorno alla riuscita della festa.
Ancora una vota l’attuale Amministrazione Servalli non è stata capace di trovare una soluzione ideale per salvare la festa di Montecastello.
L’Ente Montecastello è stato del tutto assente mentre, da parte sua la Diocesi ha salvato il salvabile e i gruppi Pistonieri hanno fanno anche l’impossibile per il SS. Sacramento.
Ma l’antefatto riguarda, più propriamente, la polemica che ha visto per l’ennesima volta, la cittadinanza lamentarsi, principalmente della organizzazione e della decisione dell’Ente Montecastello, coordinato dall’Amministrazione comunale, di far sparare, alla fine dei festeggiamenti, pochi fuochi rinunciando di fatto al tradizionale spettacolo pirotecnico.
Questa impopolare decisione è stata motivata dalla mancanza di fondi che, secondo alcuni, sarebbe stata una spesa notevolmente esosa.
Ma non è l’Ente Montecastello che doveva provvedere con la questua alla raccolta fondi?
Come per il passato, basta che persone capaci e volenterose facciano la questua in giro per la città; i cittadini cavesi hanno sempre contribuito ben volentieri.
Volendo tralasciare considerazioni di carattere economico,come la gran parte dei cittadini cavesi custodi delle tradizioni, mi sono posto il problema se fosse giusta o meno aver ridimensionata la festa di Montecastello.
Di questo passo, la festa – al pari del rito, della fede – sarebbe condannata a sparire. Di conseguenza la festa ormai ridotta principalmente allo status di folklore, è identificata come una passione di nostalgici che, dinanzi allo sfacelo, elevavano le loro piagnucolose lamentazioni.
Eppure negli anni ’70 del secolo scorso, L’Ente Montecastello guidato da persone, quelle si capaci, immaginarono una festa degna della nostra tradizione religiosa e storica combattendo il disordine carnevalesco che dominava, riuscendo a disciplinare il corteo reverente al Corpus Christi.
La festa continuò a imporre il proprio riscatto, stimolata da forze diverse e assumendo aspetti molteplici. Da qui nacque poi anche la disfida dei Trombonieri-La Pergamena Bianca.
Per questo noi de La Fratellanza ci chiediamo perché l’amministrazione comunale continua a fiancheggiare l’inconsistente Ente Montecastello che da anni non è più sorretto da efficiente organizzazione.
La festa di Montecastello, ovvero del SS. Sacramento deve ritornare ad essere un punto di unione e di riferimento per l’intera città.
Voglio ricordare che, quando a gestire l’Ente vi erano persone capaci, ben volentieri i cavesi contribuirono a coprire i costi della festa con laute offerte che consentirono:
- spettacoli teatrali con la coreografia del regista RAI Enrico Tovaglieri;
- spettacoli pirotecnici della ditta Giovanni Panzera di Torino azienda leader in campo mondiale.
La festa, come per il passato, oltre che una ricorrenza religiosa deve ritornare ad essere un rinnovato strumento di promozione turistica della città e rappresentare una importante risorsa da valorizzare.
Occorre che le associazioni che organizzano anche altre consolidate manifestazioni, per il bene della città, in piena sinergia, vengano coinvolte.Dovranno partecipare, fattivamentealla elaborazione di un nuovo progetto-programma per la città di Cava che sia al tempo stesso turistico,religioso e folcloristico.
Se i cavesi vorranno, la prossima amministrazione, a guida dal movimento politico de La Fratellanza e da me rappresentata, sarà sempre presente, sensibile e di aiuto, anche con una puntuale e mirata informativa, a tutte le diverse iniziative che promuoveranno i luoghi, il paesaggio, le mostre, gli eventi religiosi, culturali, musicali e teatrali.
Ecco l’impegno che assumo con i cavesi.
Luigi Petrone
Capogruppo consiliare La Fratellanza