scritto da Pasquale Petrillo - 14 Dicembre 2024 08:54

Un mondo in guerra

Da quasi tre anni abbiamo una guerra dalle tragiche conseguenze nel cuore dell'Europa, che vede protagonisti due popoli fratelli, quali quello ucraino e russo. Per non parlare poi del Medio Oriente, con i suoi conflitti infiniti e diffusi, e con la catastrofica guerra che da oltre un anno si consuma nella Striscia di Gaza. E poi i tanti altri focolai di guerra, che insanguinano il nostro pianeta

foto Giovanni Armenante

In quest’anno si sono registrati ben 56 conflitti nel mondo. E’ una cifra impressionante oltre che preoccupante. A darla è stato ieri il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dello scambio degli auguri al Quirinale con il Corpo diplomatico accreditato in Italia. Si tratta, ha precisato il presidente Mattarella, del «più alto numero dal tempo della Seconda Guerra mondiale». Altro che se c’è da preoccuparsi. E’ un mondo in guerra, questa è la verità. D’altronde, da quasi tre anni abbiamo una guerra dalle tragiche conseguenze nel cuore dell’Europa, che vede protagonisti due popoli fratelli, quali quello ucraino e russo. Per non parlare poi del Medio Oriente, con i suoi conflitti infiniti e diffusi, e con la catastrofica guerra che da oltre un anno si consuma nella Striscia di Gaza. E poi i tanti altri focolai di guerra, che insanguinano il nostro pianeta. Insomma, la situazione mondiale si deteriora sempre di più. Non ci sono più leader carismatici. Le grandi potenze arrancano. Le Nazioni Unite hanno perso molto della loro autorevolezza e credibilità. La pace, in conclusione, più che una pratica e una speranza concreta sembra diventare una chimera, una fantasticheria. Di questo passo, purtroppo, c’è il serio rischio che ci aspettano giorni peggiori. E di sicuro non basterà incrociare le dita.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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