Un mondo in guerra
Da quasi tre anni abbiamo una guerra dalle tragiche conseguenze nel cuore dell'Europa, che vede protagonisti due popoli fratelli, quali quello ucraino e russo. Per non parlare poi del Medio Oriente, con i suoi conflitti infiniti e diffusi, e con la catastrofica guerra che da oltre un anno si consuma nella Striscia di Gaza. E poi i tanti altri focolai di guerra, che insanguinano il nostro pianeta
In quest’anno si sono registrati ben 56 conflitti nel mondo. E’ una cifra impressionante oltre che preoccupante. A darla è stato ieri il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dello scambio degli auguri al Quirinale con il Corpo diplomatico accreditato in Italia. Si tratta, ha precisato il presidente Mattarella, del «più alto numero dal tempo della Seconda Guerra mondiale». Altro che se c’è da preoccuparsi. E’ un mondo in guerra, questa è la verità. D’altronde, da quasi tre anni abbiamo una guerra dalle tragiche conseguenze nel cuore dell’Europa, che vede protagonisti due popoli fratelli, quali quello ucraino e russo. Per non parlare poi del Medio Oriente, con i suoi conflitti infiniti e diffusi, e con la catastrofica guerra che da oltre un anno si consuma nella Striscia di Gaza. E poi i tanti altri focolai di guerra, che insanguinano il nostro pianeta. Insomma, la situazione mondiale si deteriora sempre di più. Non ci sono più leader carismatici. Le grandi potenze arrancano. Le Nazioni Unite hanno perso molto della loro autorevolezza e credibilità. La pace, in conclusione, più che una pratica e una speranza concreta sembra diventare una chimera, una fantasticheria. Di questo passo, purtroppo, c’è il serio rischio che ci aspettano giorni peggiori. E di sicuro non basterà incrociare le dita.