Trump è un Taco?
Non c'è una questione in cui Trump non ha proceduto in modo imprevedibile e incoerente. Dall'Ucraina ai dazi, dai rapporti con l'Iran alla questione palestinese

Robert Armstrong, un analista del Financial Times, ha definito il presidente americano con un acronimo, che, a quanto pare, fa imbestialire Trump. L’acronimo in questione è «Taco», ovvero «Trump Always Chickens Out». Tradotto in italiano: Trump si tira sempre indietro. Tradotto in modo più prosaico: se la fa sempre sotto. Terribile. C’è da chiedersi: ma è davvero così? Il presidente americano, in questi primi mesi del suo secondo mandato, ha agito con continui stop and go. E’ stato il protagonista assoluto di uno zigzagare su tutto. Non c’è una questione in cui non ha proceduto in modo imprevedibile e incoerente. Dall’Ucraina ai dazi, dai rapporti con l’Iran alla questione palestinese. Si è sentito ed è stato detto di tutto. E’ una precisa strategia, quella trumpiana? Sarà, ma finora con le sue decisioni sui dazi ha fatto danni. Nella ricerca di una tregua in Ucraina per ora ha rimediato solo la pessima figura di essere stato presto in giro da Putin. E su tante altre questioni c’è stata molta confusione, ma pochi o nessun risultato apprezzabile. Trump, in conclusione, finora ha causato solo danni. Non sarà probabilmente un «Taco», ma di sicuro un pessimo e fallimentare leader tanto sulla scena interna che in quella mondiale.