scritto da Pasquale Petrillo - 24 Dicembre 2023 08:59

Monfalcone, la xenofobia della sindaca leghista Cisint

La convivenza è possibile ed auspicabile se non si è, anche se solo per strumentalizzazione politica, dei razzisti a buon mercato

foto Giovanni Armenante

Ieri a Monfalcone migliaia di manifestanti sono scesi in piazza contro la sindaca anti Islam. La sindaca in questione è la leghista Cisint, che ha trovato il modo per chiudere i luoghi di culto islamici. Da qui la protesta, civilissima e pacifica, di tutta la comunità islamica del Nord-Est, che ha affollato il corteo di protesta. La reazione della Cisint lascia davvero basiti. Ha definito il corteo una indecorosa protesta «basata su presupposti inquietanti che preoccupano per il loro richiamo all’intolleranza verso l’accettazione dei nostri presupposti di convivenza sociale e legalità». Mah, chissà a quale manifestazione si riferiva. Quella della Sindaca di Monfalcone appare, al contrario, una reazione spropositata e marcatamente xenofoba. Perché negare agli islamici di poter pregare in un loro luogo di culto? Che senso ha scontrasi piuttosto che cercare, come primo cittadino, di trovare una soluzione dando ai musulmani la possibilità di poter avere un luogo dove pregare? D’altronde, si tratta di lavoratori regolari che contribuiscono a produrre ricchezza nel nostro Paese e per il nostro Paese. Si possono comprendere i motivi di avversione verso gli sbarchi di immigrati clandestini. Allo stesso modo, sono più che comprensibili le preoccupazioni per i migranti irregolari che affollano le nostre città senza alcun controllo, molti dei quali con l’unica prospettiva quella di delinquere. A Monfalcone, però, la situazione è completamente diversa. La convivenza è possibile ed auspicabile se non si è, anche se solo per strumentalizzazione politica, dei razzisti a buon mercato.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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