Mkhitaryan l’armeno
E' un calciatore di fama internazionale e centrocampista insostituibile degli attuali campioni d'Italia dell'Inter di Milano

Gli piace leggere. Non gli interessano i tatuaggi, cantare o farsi i capelli strani. Ha due lauree. Una in Sports management e l’altra in Economia. Parla cinque lingue: armeno, russo, francese, inglese, italiano. Parlava anche il tedesco, ma ora dice di averlo dimenticato. E’ il ritratto che emerge da un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Di chi stiamo parlando? Si tratta di un politico? Di un letterato? O di un artista? Macché, niente di tutto questo. E’ un armeno di 35 anni. Un calciatore di fama internazionale e centrocampista insostituibile degli attuali campioni d’Italia dell’Inter di Milano. Stiamo parlando di Henrikh Mkhitaryan, un campione nella vita prima che nello sport. E’ il figlio di un popolo antichissimo ma tra i più martoriati nella storia dell’umanità. Nei primi anni del secolo scorso, infatti, gli armeni subirono una pulizia etnica da parte dei turchi. Fu un vero e proprio genocidio. Non si è mai saputo il numero preciso delle vittime, che oscilla tra gli 800.000 e un milione e mezzo di morti. Mkhitaryan, con il suo sguardo profondo e triste, ma anche con la sua bravura di atleta e di uomo, più di chiunque rappresenta appieno la sofferta fierezza del popolo armeno.