Lezione di civiltà dal duo Meloni-Landini
Non si è sottratta al confronto e non ha rinunciato a dire la sua. Ha ringraziato persino chi la contestava.
Invitato dal segretario generale della CGL, Maurizio Landini, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso la parola al congresso a Rimini del più grande sindacato italiano. Era la prima volta, dopo 27 anni, di un Premier al congresso CGIL. L’ultimo ad andarci era stato Prodi nel 1996. Alcuni delegati hanno lasciato la sala contestandola e intonando «Bella ciao». La Meloni se l’è cavata alla grande. Non si è sottratta al confronto e non ha rinunciato a dire la sua. Ha ringraziato persino chi la contestava. «Sono abituata ai fischi da quando ho sedici anni, e non mi spaventa. Guardate, io sono in Cavaliere al merito nel campo dei fischi e dei buu». Poi ha condannato l’assalto alla sede della Cgil nell’ottobre del 2021: «Inaccettabile». E si è beccato gli applausi della platea sindacale. Complimenti alla Meloni che ha mostrato grande temperamento. Bravo Landini, che l’ha invitata e accolta con signorilità e calore, pur avendo idee diametralmente opposte. Entrambi hanno offerto al Paese una bellissima prova di civiltà democratica e disponibilità sincera al dialogo. In conclusione, un giorno da ricordare.