L’Alcatraz alligator di Trump
Una domanda si insinua però insistentemente: ma noi europei cosa abbiamo in comune con questa America?

Gli Stati Uniti? Un paese di barbari, con l’epopea violenta del Far West nel sangue. E che con il presidente Trump riesce a tirar fuori il peggio di sé. L’ultima trovata in ordine di tempo è l’inaugurazione in Florida di “Alcatraz alligator”, una prigione per migranti. Costruito nelle paludi, popolate da alligatori, coccodrilli e pitoni, il nuovo centro di detenzione per migranti illegali potrà accogliere fino a 5.000 persone. Entusiasta Trump, il quale scherzando, ma non troppo, ha dichiarato che gli eventuali prigionieri che tenteranno la fuga dovranno correre a zigzag, in modo da dar aumentare le loro possibilità di sopravvivenza dell’1%. C’è poco da commentare. Si resta basiti di fronte a tanta inciviltà e degrado morale. Una domanda si insinua però insistentemente: ma noi europei cosa abbiamo in comune con questa America? E ancora: siamo certi che i legami storici, economici e culturali, oltre che quelli militari, superino tutto ciò che ci divide in modo così netto, evidente e stridente? E’ questa la vera America? I dubbi in proposito non mancano.