La tragedia di Cutri
Per ora i morti sono almeno 62 morti, ma ci sarebbero almeno una trentina di dispersi. In altri termini, la conta dei morti potrebbe arrivare
Sono strazianti le immagini che raccontano la tragedia del peschereccio naufragato a poche decine di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutri, nel Crotonese. Per ora i migranti morti sono almeno 62 morti, ma ci sarebbero almeno una trentina di dispersi. In altri termini, la conta delle vittime potrebbe arrivare a cento. I sopravvissuti sono 79. 28 sono afghani, 16 arrivano dal Pakistan, altri da Iran, Somalia e Palestina. Gente che scappava da guerre, dittature e persecuzioni. Profughi che avrebbero avuto il diritto di essere accolti e che invece hanno trovato la morte vicino alle nostre coste. Certo, è colpa degli scafisti senza scrupoli, veri mercanti di morte. Eppure non è accettabile che migliaia di uomini, donne e bambini trovino ogni anno la morte nel Mediterraneo in questi viaggi della speranza che diventano spesso delle tragedie. C’è molto da fare e da cambiare al riguardo. Per ora però, in Europa, Italia compresa, continuano a prevalere l’egoismo, l’indifferenza e l’ipocrisia.