La riforma dei medici di famiglia
Una vera e propria rivoluzione a vantaggio della salute dei cittadini, i quali non rinunceranno affatto al proprio medico di fiducia, bensì vedranno affiancata l'attività di questi ultimi a quella di altri colleghi

Dal Corriere della Sera clicca qui per leggere si apprendono i punti salienti della riforma che cambia il rapporto dei medici di famiglia con il Servizio sanitario nazionale. In altre parole, da lavoratori autonomi, pagati dal Servizio sanitario, diventeranno dipendenti. Ad essere precisi, però, questo riguarderà i nuovi assunti, non quelli attualmente in servizio, che resteranno lavoratori autonomi. Non solo. E’ previsto che parte delle ore di lavoro dovranno prestarle presso i loro studi, altre invece presso strutture pubbliche, in particolare le Case di comunità. In queste strutture, i pazienti potranno trovare medici di famiglia e/o specialisti dalle 8 del mattino alle 8 di sera, in grado di fare anche elettrocardiogrammi, ecografie e così via. Una vera e propria rivoluzione a vantaggio della salute dei cittadini, i quali non rinunceranno affatto al proprio medico di fiducia, bensì vedranno affiancata l’attività di questi ultimi a quella di altri colleghi. Una simile riforma riuscirà a venire davvero alla luce? Non sarà affatto facile. Ci sono troppi interessi in gioco e questa riforma sarà fortemente contrastata. Vedremo se il governo Meloni la spunterà. In gioco, infatti, è soprattutto la salute degli italiani.