scritto da Pasquale Petrillo - 19 Febbraio 2025 09:01

La Lombardia vieta il burqa e il niqab

La materia è particolarmente delicata. Fin dove si può arrivare con divieti che incidono nel credo religioso o nei costumi diversi dai nostri?

foto Giovanni Armenante

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri una mozione con la quale sono vietati il burqa e il niqab negli edifici pubblici e nelle scuole. Per la verità, il divieto all’utilizzo di questi indumenti in un certo qual modo è già esistente per motivi di sicurezza. Per la precisione, sin dal 1975 (Legge 22 maggio 1975, n. 152), se non addirittura facendo riferimento al Testo Unico di Pubblica Sicurezza del 1931 (art. 85). Al di là di ciò, appare evidente che l’imposizione di questi indumenti femminili, soprattutto nei riguardi delle minorenne e delle bambine, comporti un’evidente violazione dei diritti fondamentali delle donne. La materia, tuttavia, è particolarmente delicata. Fin dove si può arrivare con divieti che incidono nel credo religioso o nei costumi diversi dai nostri? E l’integrazione di altre culture alla nostra, cosa comporta? L’abbandono dei propri valori a favore di quelli del paese ospitante, in questo caso l’Italia? O l’integrazione consiste nel far convivere culture, valori, religioni e costumi nella stessa società? In conclusione, va trovata una soluzione equilibrata che, senza furori ideologici, riesca a tenere insieme sicurezza e libertà personali, che valgono, queste ultime, sia per gli italiani quale che sia la loro religione, che per gli immigrati musulmani.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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